"La sfida di memoria riguarda i
contenuti e la coerenza". "Coerenza che si appella alla dignità
e al rispetto dei sopravvissuti verso i quali da un lato si
esprime grande affetto e vicinanza, con pianto e commozione, e
poi ci si gira e li si accusa loro, Israele e gli ebrei del
genocidio parallelo". Così la presidente delle Comunità ebraiche
italiane, Noemi Di Segni, durante un'anteprima di uno speciale
Rai alla Camera.
"Genocidio, lager, affamare, nazista sono parole che hanno
significati ben precisi incisi sulle nostre ferite e non possono
essere lanciate per esprimere dissenso politico e denunciare
fenomeni mai esistiti", ha aggiunto.
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