Stretta a Parigi contro i ciclisti
selvaggi. Dopo l'aumento esponenziale in questi ultimi anni
dell'uso di biciclette, biciclette elettriche e monopattini, la
capitale francese guidata dalla sindaca, Anne Hidalgo,
moltiplica i controlli contro i pirati a due ruote che impazzano
lungo le rive della Senna. Dalla crisi sanitaria legata al
Covid-19 e l'apertura di numerose piste ciclabili nel centro di
Parigi, biciclette e monopattini hanno invaso lo spazio
pubblico. La pista, strettissima, lungo il boulevard Sébastopol,
tra le piu' frequentate d'Europa, batte tutti i record
registrando fino a 18.000 passaggi quotidiani e ormai anche a
chi è un bici puo' capitare di non trovare parcheggio. Qualcosa
di inimmaginabile fino a pochi anni fa. Insieme all'arrivo dei
ciclisti, spesso alle prime armi, sono anche esplosi gli atti di
inciviltà e le infrazioni al codice della strada che mettono a
repentaglio utenti e pedoni: violazione della segnaletica,
semafori rossi platealmente ignorati, guida con gli auricolari o
in stato di ebbrezza.
La lotta contro il "disordine in strada e sui marciapiedi" è
diventata la priorita', ha fatto sapere il comune di Parigi,
annunciando maggiori controlli, come quelli di stamattina, ad un
incrocio particolarmente trafficato del 9/o arrondissement, in
fondo alla rue des Martys, sulle pendici di Montmartre, dove
sono state inflitte una quarantina di contravvenzioni in appena
due ore. Per l'assessore responsabile della trasformazione dello
spazio pubblico, David Belliard, è tempo di giungere "ad una
buona coabitazione" tra i vari mezzi di locomozione, proteggendo
"i più vulnerabili e dando quindi la priorità ai pedoni".
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