Seduta contrastata sulle Borse
asiatiche dove Tokyo lascia sul terreno il 3% a seduta ancora in
corso mentre lo yen vola. A pesare sono i nuovi dazi, in
particolare quello al 104% per l'import di prodotti cinesi in
Usa al quale tuttavia Pechino che non ha ancora risposto, e i
timori di una recessione negli Stati Uniti che penalizzano le
imprese del Sol Levante. Il rendimento dei titoli di Stato
giapponesi con scadenza 40 anni ha toccato un massimo, mai
raggiunto da quando sono stati introdotti nel 2007, prima che le
autorità monetarie del Paese annunciassero una riunione in
giornata.
Hong Kong è quasi in parità (-0,04%) e le altre Borse cinesi
di Shanghai (+1%) e Shenzhen (+2%) si muovono in rialzo.
Pesanti invece i futures europei (-3,6%) che preannunciano
un'apertura in rosso dei listini del Vecchio Continente, che
ieri hanno cercato un rimbalzo. Hanno invece dimezzato i cali i
futures su Wall Street che perdono poco più dell'1%. Fa intanto
un nuovo passo avanti l'oro e continua a perdere terreno il
petrolio perché la prospettiva di recessione implica una minore
richiesta di greggio.
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