Nel giorno in cui si è conclusa la
campagna elettorale che domenica 13 aprile deciderà chi tra il
presidente uscente Daniel Noboa, di destra, e la sfidante Luisa
González, di sinistra, guiderà l'Ecuador sino al 2029, si è
effettuata la votazione nelle carceri. Lo riporta il sito all
news Primicias, sottolineando che nel paese sudamericano sono
6.218 i detenuti aventi diritto anche se Diana Atamaint, la
presidente del Cne, ha annunciato che in due carceri non lo
hanno potuto fare, per motivi di sicurezza.
A Portoviejo, la capitale della provincia costiera di Manabì,
il presidente della Commissione elettorale locale ha precisato
che si è deciso di sospendere il voto nel carcere di El Rodeo,
dove erano 223 i detenuti con diritto di voto, in quanto "non si
è riusciti a coordinare il processo logistico e le garanzie di
sicurezza corrispondenti" per gli scrutinatori nella prigione.
In questo carcere comanda ancora il gruppo narcos de Los
Choneros, alleato del Cartello di Sinaloa (Messico) che, il 7
aprile scorso, ha assassinato quattro agenti penitenziari di
stanza proprio a El Rodeo.
L'altro carcere escluso dal voto di oggi è quello di Machala,
porto e capitale della provincia di El Oro, dove secondo il sito
del quotidiano El Universo, erano 45 i detenuti abilitati al
voto. Lo scorso 5 dicembre, Patricio Morales, all'epoca
direttore del carcere, è stato gravemente ferito da membri del
gruppo criminale di Los Lobos, alleato del Cartello Jalisco
Nueva Generación (Messico) mentre il 20 febbraio di quest'anno è
stata attaccata la casa dei genitori della sua sostituta alla
direzione della prigione di Machala.
Oggi sono stati 5.519 i detenuti che hanno votato in 40
carceri dell'Ecuador mentre a El Rodeo e nel carcere di Machala
lo scrutinio si dovrebbe tenere la prossima settimana, a detta
delle autorità elettorali.
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