E' stato il primo, due anni fa, ad
annullare le sfilate fisiche, mettendo al primo posto la tutela
della salute, e anche il mese scorso ha preferito disdire gli
appuntamenti già in calendario per l'uomo e l'alta moda, sempre
in segno di rispetto per la situazione pandemica. Ora Giorgio
Armani non solo torna a sfilare ma, a 30 anni dal lancio della
linea AX, apre in Corso Vittorio Emanuele II, a Milano, il primo
store italiano del marchio. "Ritorno a sfilare in un momento che
per Milano - dice Giorgio Armani all'ANSA - mi sembra di nuovo
particolarmente vivace, con il sistema che torna a muoversi
compatto e un ricambio generazionale in corso. Il ritorno alla
normalità si presenta sotto i migliori auspici. Il tanto
auspicato cambiamento, forse, non si è verificato, ma a Milano
l'energia pre-covid non si è persa. Anzi, la città è in fermento
sotto ogni aspetto". Per questo, "apro il primo negozio A|X in
città, il più grande d'Europa, - sottolinea Armani - con il
giusto tempismo". All''andrà tutto bene' che ha accompagnato
l'inizio della pandemia, Armani oggi risponde con la speranza
che "la lezione di questi due anni così duri non sia passata
invano, e che ci abbia almeno insegnato ad avere più rispetto
per la terra che abitiamo". Ed è proprio in quest'ottica, "a
conferma di un impegno sempre più urgente, che il progetto del
negozio è stato pensato per ridurre gli impatti ambientali, con
una scelta accurata dei materiali, facendo attenzione alla loro
provenienza, il più possibile riutilizzabili e riciclabili".
L'intero progetto dello store - 480mq su due livelli, in uno
storico edificio di Giò Ponti - è stato infatti concepito in
modo da ridurre al minimo l'impatto ambientale, dalla scelta dei
materiali, alle finiture e ai rivestimenti fino
all'illuminazione. I materiali, dal metallo al vetro, sono
smontabili, riutilizzabili e riciclabili. Il legno e i
rivestimenti provengono da foreste certificate FSC (Forest
Stewardship Council), mentre il sistema di illuminazione è stato
studiato per contenere gli sprechi. "Ogni progetto che riguarda
Milano, per me, - dice ancora Armani - ha un significato
speciale. Il mio mondo non ha confini, ma il suo centro è qui.
Questa apertura rappresenta un passo importante nella storia del
Gruppo Armani e nell'evoluzione di A|X Armani Exchange, la linea
nata nel 1991 e da sempre in sintonia con il mondo dei giovani,
il più dinamico dei marchi del nostro portfolio. Corso Vittorio
Emanuele II mi è sembrato il luogo perfetto per l'apertura del
primo negozio in Italia: un'arteria il cui potere di richiamo
per generazioni diverse di consumatori perdura nel tempo, il cui
fascino attira un pubblico eterogeneo per età, provenienza,
inclinazioni. L'atemporalità, per me, è importante, così come
l'inclusione, che qui si realizza appieno. Sono orgoglioso di
questo nuovo spazio, non solo perché è il più grande tra quelli
aperti in Europa, ma perché testimonia il dialogo costante con
la gente, al quale tengo oggi più che mai". A rappresentare
questo dialogo mai interrotto, anche una nuova modalità di
selezione del personale con una ricerca pubblica e aperta a
tutta la città, attraverso un'attività di affissioni e una
campagna social, con lo slogan 'I need you'. Un recruiting che
sottolinea lo spirito del brand: "Nel 1991 - ricorda Armani - ho
avuto un'intuizione, e l'ho chiamata A|X. Prendendo ispirazione
dalla realtà della strada, prima che diventasse uno dei tanti
trend, ho creato una linea d'abbigliamento 'facile', dai prezzi
accessibili, per le nuove generazioni e per chi è giovane di
spirito". Oggi A|X ha una rete di 2850 punti vendita in tutto il
mondo e prevede un'ulteriore espansione, con nuovi negozi
monobrand: dopo il flagship milanese, aprirà a Roma, Amsterdam,
Berlino e Londra.
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