E' finita! 'Ganamos!'
'Gracias Pulga Messi!' Dalle spettacolari cascate di Iguazù al
confine con il Brasile, fino alla base scientifica Marambio in
Antartide, passando per l'iconico obelisco sulla Avenida 9 de
Julio di Buenos Aires, è scoppiata una incontenibile 'fiesta'
argentina per la storica e meritata vittoria oggi della
'selección' ai mondiali di calcio del Qatar ai rigori contro i
'Bleus' francesi. E' davvero sfrenata la gioia che, al fischio
finale dell'arbitro Kwiatkowsi, si è immediatamente riversata
per le strade di tutto il Paese al grido di 'Vamos Argentina e
'Dale campeòn!', dopo il temporaneo pareggio della Francia che
aveva rimesso in ballo la vittoria finale. Una gioia inoltre che
ripaga un intero Paese che, alla pari del suo capitano Leo
Messi, che lascerà la 'selección' dopo il Qatar, e a cui mancava
solo questo titolo, sentiva di essere in debito con la storia.
Non solo con la storia dei Mondiali - con quella finale persa al
Maracanà nel 2014 per un solo gol ai supplementari - ma anche
con quella storia con la 'S' maiuscola che da tempo sottomette
l'Argentina a interminabili crisi economiche, nonostante
potenziali risorse
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