L'Atalanta resta aggrappata al
treno per l'Europa battendo 3-1 la Roma a Bergamo, forse
nell'ultima occasione buona. Pasalic batte un colpo, Toloi ci
mette il rintocco e all'Atalanta basta replicare a Pellegrini
nel finale con Koopmeiners su papera del portiere ospite Rui
Patricio. I giallorossi, stanchi dalle fatiche di coppa e molto
rimaneggiati sono tatticamente imbrigliati e chiudono a tre la
serie positiva in campionato mantenendo la quarta piazza. Il
tiro mancino al volo dopo 39 giri di lancetta del jolly croato,
guarito dalla distorsione alla caviglia e appaiato a Ederson
sulla trequarti a moduli speculari, schioda lo score dopo un
primo tempo spezzettato e noioso, sia per i contrasti iniziali
Koopmeiners-Mancini e Ibanez-Maehle sia per la lite tra
Gasperini e il team manager ospite Cardini al 26'. Decisiva per
il vantaggio la sradicata del pallone di Scalvini
all'imbambolato Abraham, ma anche la precisa palla dentro di
Zapata leggermente all'indietro per l'insaccata. Prima, un paio
di incursioni da destra di Ederson (bella sterzata su Ibanez al
22') sventate dai recuperi di Llorente e altrettanti tentativi
di Zalewski da sinistra intorno al 35', fermati rispettivamente
in corner da Toloi, tre minuti prima indiziato di scorrettezza
per l'anticipo in angolo sul centravanti inglese dopo il cross
di Cristante, e dal muro di Zapata su scarico di Solbakken. Per
i bergamaschi, invece, pur più intraprendenti in una partita di
studio reciproco, un tiro dalla bandierina di Koopmeiners
incrociato con la schiena da Djimsiti (19'). Se il primo tempo è
chiuso al primo dei 4 minuti di recupero dalla sparata alta di
Abraham su una nuova iniziativa di Solbakken, il secondo si apre
sempre all'insegna della mira storta del terminale di Mourinho
che prende l'ascensore (3') sul traversone del solito Mancini
alzando e allargando la traiettoria. Al decimo la trattenuta di
Llorente a Zapata, lanciato lungo da Koopmeiners, provoca la
punizione di quest'ultimo addosso alla barriera e quindi la
svirgolata di De Roon. Mourinho passa a quattro dietro prima del
ventesimo e a momenti metà dei suoi quattro cambi non propiziano
il pari, al 22', quando Sportiello respinge la palla di
Spinazzola sui piedi di Dybala che trova la fronte di Maehle
come ultimo baluardo. E' la mira sballata dal limite
dell'aspirante doppiettista di casa a impedire temporanteamente
il raddoppio (24') in scia a Zappacosta e De Roon: il piede è
ancora il sinistro, l'esito opposto. Prove generali, col senno
di poi: angolo da destra di Koopmeiners per il tuffo a volo
d'angelo di Palomino, Rui Patricio respinge e Toloi (29') gira
in porta con Llorente che spiazza di fronte piena il proprio
portiere. Tra 38' e 39', i botti finali: Pellegrini infila il
sinistro in corsa nell'angolino, liberato dal tacco di Belotti
su lancio di Celik, quindi il pasticcio incredibile di Patricio
che inginocchiatosi per la presa si fa sfuggire il pallone dalle
mani propiziando il tris di Koopmeiners. All'appello delle
chances manca il palo basso di Pellegrini su punizione a 3' dal
90', 30/o stagionale per i giallorossi, che chiudono in nove e
mezzo per un infortunio di Llorente e per le condizioni precarie
di un Dybala zoppicante.
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