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Il Milan sbanca anche il Franchi,
segna con Loftus-Cheek e Leao e allunga al secondo posto in
classifica portandosi a +6 sulla Juventus sconfitta a Roma con
la Lazio. La squadra rossonera dimostra di attraversare un
grande momento inanellando il quarto successo di fila in
campionato di cui tre fuori casa dopo quelli contro Lazio e
Verona. La Fiorentina non riesce a centrare un risultato
positivo nella prima partita senza il direttore generale Joe
Barone, scomparso lo scorso 19 marzo: il pareggio timbrato da
Duncan è durato solo una manciata di minuti, un'illusione in una
serata nel ricordo del dirigente commemorato prima del match con
una maxi coreografia che ha coperto la Curva Fiesole e la
Maratona (dedicata anche i tifosi viola morti negli anni),
diversi striscioni e un minuto di raccoglimento concluso con il
lancio di palloncini in bianco da parte di un gruppo di bambini.
Per la squadra di Italiano, scivolata al 10° posto (ma con una
gara in meno) si tratta del secondo ko interno in questo 2024:
l'Europa, almeno in campionato, si sta allontanando. Stefano
Pioli alle prese con molte assenze ha sostituito lo squalificato
Theo Hernandez con Florenzi e preferito Chukwueze a Pulisic, per
il resto formazione senza sorprese con Leao a sinistra e Giroud
terminale d'attacco. Esclusioni importanti anche nella
Fiorentina in campo con il lutto al braccio: Vincenzo Italiano
ha lasciato inizialmente in panchina Nico Gonzalez tornato per
ultimo dagli impegni in Nazionale (al suo posto Ikoné) e
rilanciato Dodo e Koaumè che non erano titolari dal 14 settembre
(il primo) e dal 29 dicembre (il secondo). Dentro Beltran sulla
trequarti anche per la squalifica di Bonaventura, in mediana
Duncan per Arthur, conferma in avanti per Belotti. Pronti via,
il Milan è andato subito all'attacco andando vicino al gol con
Chukwueze, Leao e Giroud ma Terracciano era attento. La
Fiorentina, contratta e spesso vulnerabile dietro, ha avuto
comunque un paio di chance con Belotti (bravo Maignan) e Ikoné
Il risultato si è sbloccato a inizio ripresa quando il Milan ha
capitalizzato la sua spinta offensiva con Loftus-Cheek innescato
di tacco da un dirompente Leao e favorito da una sfortunata
scivolata di Milenkovic proprio davanti la porta. I viola però
riuscivano a reagire subito pareggiando con una rasoiata di
Duncan servito da Belotti. Ma il punteggio cambiava ancora dopo
una manciata di minuti, protagonista Leao che festeggiava nel
migliore dei modi la 200esima presenza in rossonero, 5° gol in
campionato per il portoghese realizzato dopo una cavalcata di 50
metri. Di lì a poco Pioli lo ha sostituito con Okafor e più
tardi inserirà anche Pulisic (che segnerà ma in fuorigioco) e
l'ex Jovic, anche per cercare di controllare una Fiorentina che
con la spinta del proprio pubblico provava a raddrizzare
nuovamente il match prima con Belotti (paratona di Maignan), poi
con Mandragora fermato ancora dal portiere rossonero. Italiano
giocava il tutto per tutto nel finale inserendo Nico Gonzalez e
schierando il doppio centravanti (dentro anche Nzola). Ma cuore
e orgoglio non bastavano ai viola per evitare la sconfitta nella
serata più triste.
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