Location cult (la
Capannina) e tempi modernissimi e serratissimi per la
premiazione della 51/a edizione del Premio nazionale di Satira
politica di Forte dei Marmi (Lucca) che ha celebrato il
politicamente scorretto ai tempi dei social. La cerimonia
condotta da Fabrizio Biggio ha incoronato Fiorello come
personaggio dell'anno e lo showman ha ripagato con 15 minuti di
risate e una raffica di battute su politici, Rai, il derby non
visto (lui è tifosissimo dell'Inter) e il controverso libro del
generale Vannacci che, ha detto, "in realtà ha scritto una
trilogia e stasera vi svelo i titoli dei prossimi due: 'Il mio
migliore amico è gay' e 'Gli extracomunitari fanno i lavori che
non vogliamo fare noi'". Pochi minuti di ironia, quanto basta,
irriverente ed elegante. Pure sulla premier Giorgia Meloni che è
stata baby sitter di sua figlia. "Niente Barbie, la faceva
giocare con il Lego. Era fissata con le costruzioni, tirava su
dei gran palazzi... squadrati", ha detto Fiorello alludendo agli
stili architettonici di epoca fascista. Oppure sulla vicenda del
dirigente Rai ricattato. "Avete letto della storia del dirigente
Rai sotto ricatto di una escort? Ecco, noi ora non siamo in
onda" con Viva Rai 2, ha affermato facendo capire quasi di
rimpiangere l'occasione di non averci potuto fare satira sopra
in tv. Premiati nelle altre sezioni Barbascura X, Daniele Tinti
e Stefano Rapone, Daniele Fabbri, Yoko Yamada,i libri "Poverina"
(Blackie edizioni) di Chiara Galeazzi e "La ricreazione è
finita" (Sellerio) di Dario Ferrar, Mario Natangelo in arte Nat
vignettista del Fatto Quotidiano, e poi "Call my agent"
(Sky-Palomar) per la serie tv e Giulio Armeni con il memeromanzo
'Filosofia coatta' per i social.
"La satira politica sembrava evaporata assieme alla politica
- ha detto Beppe Cottafavi - e invece ritorna là dove non te
l'aspettavi più: sui giornali con vignette che fanno incazzare i
politici; alla radio con rassegne stampa molto divertenti; nei
teatri e nei club coi monologhi della stand-up". Per il sindaco
Bruno Murzi "la satira è una delle forme più autentiche di
libertà e il premio di Forte dei Marmi da 51 anni punta a
tutelarla, valorizzarla e tenerla viva".
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