E' stata inaugurata al Museo
Archeologico di Bolzano una nuova mostra temporanea dedicata
alla mobilità nell'età del Rame, l'epoca di Ötzi, l'Uomo venuto
dal ghiaccio. Nel Neolitico fanno la loro comparsa i primi
oggetti in metallo, e più precisamente in rame. Lo scambio di
materie prime e di utensili dà vita in tutta Europa a una
mobilità sorprendentemente vivace.
In archeologia la mobilità può essere ricostruita solo
attraverso le tracce materiali, ossia gli oggetti originali -
doni ospitali o merci di scambio - rinvenuti al di fuori delle
loro principali aree di diffusione. A questo scopo è stato
possibile presentare in mostra esempi significativi provenienti
da tutta Europa. Studiando la fonte delle materie prime, nel
territorio corrispondente all'odierno Alto Adige è stato
possibile attestare per la prima metà del IV millennio a.C. la
circolazione di oggetti in rame provenienti dai Balcani. Con lo
sviluppo della tecnologia della lavorazione di questo metallo in
Italia meridionale e centrale, la produzione dei primi oggetti
in rame - probabilmente doni destinati agli ospiti - si
trasferisce anche all'Europa centrale. A tale proposito, la lama
dell'ascia di Ötzi - il cui rame proviene da giacimenti toscani
- costituisce una testimonianza di rilevanza internazionale che
viene presentata in un contesto di reperti altoatesini ed
europei.
Calzature, piroghe, gerle e ruote: mobilità nell'età del Rame
significa spostarsi sull'acqua, nel fondovalle ovvero tra gli
insediamenti, e in montagna. La mostra illustra le modalità di
questi spostamenti sulla base di importanti ritrovamenti
effettuati in Alto Adige e nella regione alpina.
La mostra potrà essere visitata al museo archeologico di
Bolzano fino al 7 novembre 2022.
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