In occasione della Giornata
nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus,
si è tenuta una commemorazione presso il giardino San Marco di
Trento, alla presenza del sindaco di Trento Franco Ianeselli,
del commissario del governo Gianfranco Barnabei, del questore
Alberto Francini e dell'assessore provinciale alla salute,
Stefania Segnana. Sono intervenuti anche il direttore generale
dell'azienda sanitaria, Antonio Ferro, il direttore
dell'ospedale Santa Chiara, Mario Grattarola, i rappresentanti
dell'Ordine degli infermieri, Michela Azzolini, e dell'Ordine
dei medici, Sandro Zuech, e il vicario dell'arcivescovo di
Trento, don Marco Saiani.
Nel giardino sono stati piantati 313 giacinti blu, uno per
ogni vittima della città deceduta per Covid, mentre la
commemorazione è stata accompagnata dai giovani musicisti del
liceo musicale "Bonporti" di Trento.
"Sabato scorso abbiamo ricordato il primo decesso per Covid-19
avvenuto in Trentino il 12 marzo 2020, che ci fece capire come
il nostro territorio stesse vivendo la stessa drammatica
situazione delle altre regioni colpite dalla pandemia. È stato
un periodo molto difficile per tutta la nostra comunità, non
solo per l'emergenza sanitaria, ma anche dal punto di vista
economico, sociale e scolastico, con la necessità di ricorrere
alla Dad, al distanziamento sociale, all'accompagnare le persone
nel momento del decesso lontane dai propri cari", ha detto
Segnana, ricovando l'importanza delle vaccinazioni.
Ferro ha ricordato anche gli operatori sanitari morti per
Covid e l'impegno del personale sanitario per stare vicino a chi
stava morendo senza poter avere accanto i propri cari.
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