Il partito separatista Süd-Tiroler
Freiheit, il partito fondato da Eva Klotz, aveva affisso nel
2019 in tutto l'Alto Adige una serie di manifesti che ritraevano
un cadavere coperto da un lenzuolo accanto alla scritta: "Il
medico non sapeva il tedesco". Il manifesto poteva dunque
suggerire l'idea che una persona fosse deceduta a causa della
mancata conoscenza del tedesco da parte del medico curante,
mentre in realtà questo non risulta mai essere accaduto. Erano
così stati presentati due esposti, da parte della Federazione
nazionale degli ordini dei medici e del consigliere provinciale
del M5s Diego Nicolini.
La Procura aveva di conseguenza avviato un'indagine con
l'ipotesi di reato di diffamazione dei medici, ma poi ne aveva
chiesto l'archiviazione. L'Ordine dei medici, tramite l'avvocato
Beniamino Migliucci, ha però presentato oggi opposizione alla
richiesta d'archiviazione. Il partito, rappresentato dal legale
Nicola Canestrini, si difende sostenendo di aver solo voluto
lanciare un messaggio politico per sollecitare il pieno rispetto
del bilinguismo, che in Alto Adige è obbligatorio nei posti
pubblici. La giudice per le indagini preliminari Elsa Vesco si è
riservata di decidere.
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