Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto di abbattimento di Mj5, l'orso ritenuto responsabile dell'aggressione avvenuta lo scorso 5 marzo in valle di Rabbi.
Il decreto dispone l'identificazione genetica dell'esemplare, attraverso cattura preliminare.
C'è poi il caso dell'orsa Jj4, dopo la morte di Andrea Papi.
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto ha fatto sapere che "la valutazione del ministro si basa su quella dell'Ispra che in questo momento al tavolo a Trento ha espresso parere favorevole all'abbattimento".
L'assessore al Turismo: "Teniamo i nervi saldi"
"La campagna per boicottare il Trentino è già stata fatta anche in passato, con Daniza. Adesso noi dobbiamo tenere i nervi saldi, come in tutti i momenti di difficoltà". Così, l'assessore al turismo della Provincia di Trento, Roberto Failoni, interpellato dall'ANSA. "Rispettiamo chi la vede in modo diverso da noi, ma la priorità per noi è la sicurezza delle persone", ha aggiunto.
L'appello degli albergatori
L'ampio dibattito mediatico sulla presenza dell'orso in Trentino, dopo i fatti di Caldes, preoccupa anche gli albergatori altoatesini. "È un dato di fatto - dice all'ANSA Manfred Pinzger, presidente dell'Unione albergatori e pubblici esercenti - che il territorio trentino non è sufficiente per circa 150 orsi, e quindi è urgente prendere provvedimenti".
Esercenti, non ci preoccupano gli animalisti
"Gli animalisti non ci preoccupano e non condividiamo il loro pensiero. Molti turisti vengono ugualmente". Lo ha detto all'ANSA il presidente di Confcommercio del trentino, Giovanni Bort, commentando la campagna di boicottaggio lanciata da alcune associazioni animaliste. "Va detto - ha aggiunto - che la presenza degli orsi, soprattutto in questo numero, sono un vulnus per il nostro territorio, al pari di lupi e cinghiali. Su questi temi la Provincia deve essere categorica: gli animali selvatici devono essere messi in condizione di non nuocere alle persone". Anche secondo il presidente di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, gli imprenditori del territorio non sono preoccupati. "Auspichiamo buon senso e una visione equilibrata della situazione", ha detto.
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