Sono 61 i ricorsi pervenuti
all'avvocatura della Provincia di Trento dal 2020 ad oggi contro
i provvedimenti di abbattimento degli orsi (circa la metà) e
contro altri decisioni, che riguardano in particolare la cattura
e il foraggiamento. Di questi ultimi, uno è arrivato nel mese di
febbraio 2025, ed è relativo al diniego di un sopralluogo al
Casteller. Lo ha spiegato l'avvocata della Provincia di Trento
Evelina Stefani nel corso della conferenza stampa post Giunta
provinciale. "Le cause amministrative sono particolarmente
gravose, anche perché vengono formulate pesanti richieste
risarcitorie da parte delle associazioni animaliste", ha
chiarito Stefani.
Nello stesso periodo, il numero complessivo di pronunce del
giudice amministrativo intervenuto sulle cause che riguardano i
provvedimenti presi dalla Giunta provinciale sui plantigradi
sono state 140. "Alla luce delle sentenze che ci sono state tra
Tar e tribunale in queste settimane, ci è parso giusto fare un
resoconto, perché comunque ne parleremo ancora", ha detto il
presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
La Giunta provinciale ha annunciato che anche per il 205
utilizzerà la legge che regolamenta l'abbattimento fino a otto
orsi problematici all'anno. "Quello che è certo è che
interverremo anche nel 2025 sugli animali problematici
rispettando la norma", ha spiegato il direttore generale della
Provincia Raffaele De Col, precisando che "ad oggi non abbiamo
animali problematici, ma animali monitorati, 'attenzionati'.
Però ci accorgeremo veramente se ce ne siano di problematici nei
primi due, tre mesi della primavera".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA