Una storia di bullismo in classe si è
conclusa con un abbraccio collettivo davanti al Tribunale dei
minori di Trento. E accaduto nel corso di un processo per
diffamazione a mezzo social a carico di sei sedicenni che
frequentano una scuola di Trento: i ragazzi avevano una chat di
classe in cui avevano offeso un compagno che aveva poi
denunciato. Il procedimento penale è quindi finito nel miglior
modo possibile, con un chiarimento molto importante tra i
ragazzi nel corso dell'udienza. Si sono chiesti scusa, il
ragazzo bullizzato ha ritirato la denuncia e quindi non vi è
stata procedibilità penale.
"Un modo utile per la vita di questi giovani adulti perché
hanno trasformato qualcosa di negativo in positivo, come
dovrebbe essere. Oggi è un giorno particolare, un processo
finito con un applauso generale tra sette minori, le famiglie e
gli assistenti sociali, un abbraccio collettivo. I ragazzi hanno
deciso anche di organizzare a breve una assemblea di classe con
tutti i compagni per dare un segnale di serenità anche a scuola.
Ed è stato invitato come adulto il presidente del tribunale
Spadaro, che si è speso molto per la soluzione riparativa del
caso", dice all'ANSA l'avvocato Alessio Bonetti, che difeso i
sei minorenni con i colleghi Elisa Zanolini, Isabella Paderni e
Joseph Masé.
"Vedere quel ragazzo accolto da quelli che per tanto tempo lo
hanno massacrato a scuola è stato il momento più alto della mia
carriera", dice all'ANSA il presidente del Tribunale dei minori
di Trento, Giuseppe Spadaro.
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