Si è concluso con l'approvazione
dell'Unità Funzionale 2 (UF2), da parte della Conferenza dei
Servizi della Provincia autonoma di Trento, il percorso
autorizzativo dell'intera Ciclovia sulla sponda ovest del Garda
trentino. Il tratto in questione collega la Spiaggia dello
Sperone alla foce del Ponale, e rappresenta l'ultimo tassello di
un progetto atteso da anni dal territorio. La notizia - comunica
una nota della Provincia autonoma di Trento - è stata
ufficializzata questa mattina dal presidente Maurizio Fugatti,
durante un sopralluogo lungo il primo tratto già completato
della Ciclovia. All'appuntamento erano presenti anche il
ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, il sindaco di
Riva del Garda e il commissario straordinario dell'opera,
ingegner Francesco Misdaris.
La Ciclovia è un'opera strategica per l'Alto Garda,
fortemente voluta dagli amministratori locali fin dal 2019 - ha
ricordato Fugatti - che rappresenta anche un importante
investimento per il cicloturismo e la valorizzazione del
territorio. Alla luce del parere favorevole espresso dai Servizi
provinciali - che hanno valutato positivamente aspetti legati a
viabilità, sicurezza, paesaggio e aspetti geologici - si potrà
ora procedere alla progettazione esecutiva e al successivo
appalto del tratto UF2. Come già per il primo tratto, anche
questo seguirà la linea del recupero del vecchio tracciato della
SS45bis, alternando gallerie naturali e artificiali in un
percorso completamente protetto, con grande attenzione
all'inserimento paesaggistico nel fronte roccioso. Il primo
tratto della Ciclovia del Garda, che consente di raggiungere la
Spiaggia dello Sperone da Riva del Garda, ha già visto un
investimento provinciale di 11,2 milioni di euro, con il
coinvolgimento di imprese trentine per il 90% dell'importo
complessivo.
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