All'ospedale San Camillo di Trento
è "rischio default" e sono "in gioco molti posti di lavoro".
Questo l'allarme lanciato dalle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl
e Uil. "L'attuale crisi finanziaria non è responsabilità delle
lavoratrici e dei lavoratori. Il contratto non viene ormai
rinnovato da sei anni e ci sono state scelte discutibili da
parte della governance", commentano in una nota Alberto Bellini,
segretario della Fp Cgil, Giuseppe Pallanch, segretario della
Cisl Fp e Giuseppe Varagone, segretario di Uil Fpl. "Contestiamo
con fermezza la gestione delle risorse pubbliche negli anni che
hanno portato a questa situazione di profonda incertezza e di
grandi dubbi sul futuro".
I sindacati chiedono l'intervento delle istituzioni per
risolvere la situazione e l'avvio di un percorso di relazioni
sindacali corrette e costruttive "per affrontare in modo serio e
responsabile un eventuale stato di crisi aziendale".
Un'incertezza nonostante l'importante convenzione con l'Azienda
provinciale per i servizi sanitari, i sostegni della politica e
delle autorità ecclesiastiche. "Le organizzazioni sindacali
restano ferme nelle volontà di difendere i diritti dei
lavoratori e di tutelare la qualità dell'assistenza sanitaria di
un polo importante per il capoluogo. Le risorse come vengono
usate e gestite?".
E' urgente - prosegue la nota - "trovare soluzioni immediate per
salvaguardare il futuro dell'ospedale e dei suoi dipendenti.
Siamo pronti alla mobilitazione fino a quando non sarà aperto un
tavolo di crisi per affrontare con serietà e responsabilità il
problema", concludono Bellini, Pallanch e Varagone.
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