Con la prefazione del Premio Nobel
per la pace, Adolfo Pérez Esquivel, è stato presentato a Bolzano
un saggio del sociologo Antonio La Spina, ordinario di
Sociologia all'università Luiss 'Guido Carli' di Roma, sulla
filosofia del leader buddista Daisaku Ikeda.
Maestro spirituale di più di dodici milioni di buddisti e di
oltre 70.000 italiani, Daisaku Ikeda, insieme al Dalai Lama e a
Thich Nhat Hanh, è uno dei principali leader buddisti. Si tratta
del primo saggio italiano su Ikeda, scritto da un 'non
buddista'. "Quello di chi scrive - afferma La Spina nel volume
'Daisaku Ikeda - Idee per il futuro dell'umanità' - è un punto
di vista dichiaratamente simpatetico, che muove dal
riconoscimento della rilevanza dei temi e dell'opera di Ikeda.
Ma è anche un punto di vista esterno e critico - nel senso
etimologico del termine - perché è quello di un non buddista, ma
soprattutto di qualcuno che per professione studia e disseziona
sia le idee che potrebbero fondare alcune decisioni pubbliche,
sia i moventi che potrebbero stare dietro di esse. Dopo aver
parlato del progetto di questo libro per tre o quattro anni, è
infine venuto il momento di scriverlo".
Nei sei capitoli viene messa in luce la "visione" di Ikeda
sul futuro dell'umanità: dal disarmo, alla non violenza e gli
ostacoli da superare e le strade da percorrere per la pace
globale, i diritti umani e l'impegno della religione. Su queste
idee l'autore si sovrappone con delicatezza instaurando un
dialogo a distanza. Si analizzano anche le istituzioni create da
Ikeda oltre alle difficoltà, alle critiche e agli attacchi
feroci cui è stato sottoposto nel corso del tempo.
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