È stata inaugurata questa mattina, nell'area verde di accesso dell'ospedale di Perugia, la statua di Ignác Semmelweis, medico ungherese noto per i suoi contributi allo studio delle trasmissioni batteriche da contatto e alla prevenzione della febbre puerperale, noto anche come il "salvatore delle madri".
Presenti alla cerimonia istituzioni e autorità tra cui Ádam Kovacs, ambasciatore di Ungheria in Italia, il rettore della Ignác Semmelweis University, Béla Merkely, il delegato rettorale dell'Università di Perugia, Daniele Porena, la presidente della Regione, Donatella Tesei, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, Giuseppe De Filippis, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Vincenzo Nicola Talesa, direttore del dipartimento di medicina e chirurgia dell' Università degli Studi di Perugia, Sandro Gerli, direttore della scuola di specializzazione in ginecologia ed ostetricia e Arturo Pasqualucci, direttore sanitario Azienda ospedaliera di Perugia.
Presente anche Peter Parkanyi Raab, lo scultore autore dell'opera d'arte donata dalla Semelweis University, per ricordare Ignác Semmelweis a 200 anni dalla nascita. L'Ateneo di Budapes, alcuni anni fa, ha deciso di donare una statua del prestigioso scienziato a varie città di tutto il mondo. Già 25 quelle erette in 20 Paesi di quattro continenti, tra cui città come Tokyo, Los Angeles, l'aula dell'Oms a New York, Vienna.
Grazie ai contatti esistenti fra il professor Sandro Gerli con il collega Laszlo Rosivall, presidente del comitato commemorativo di Semmelweis, l'Università di Semmelweis - si legge in una nota dell'Ateneo perugino - ha deciso, per l'Italia, la collocazione a Perugia.
Ignác Semmelweis è stato un medico ungherese che nell'800 ha contribuito a fornire ricerche scientifiche determinanti per la prevenzione delle infezioni tramite la disinfezione delle mani.
Nel 1847 scoprì che, nelle cliniche ostetriche, l'alta incidenza di febbre puerperale poteva essere drasticamente ridotta mediante la disinfezione delle mani e, nel 2013, l'Unesco ha deciso di inserire alcuni documenti sulla sua scoperta nel registro della memoria del mondo.
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