"Mai più viaggi della speranza in
Italia e all'estero per i pazienti oncologici": lo ha detto la
presidente della Regione Donatella Tesei nel corso della
conferenza stampa che si è svolta lunedì mattina nel salone
d'onore di Palazzo Donini, organizzata dall'associazione di
volontariato "Amici della radioterapia oncologica".
Tesei ha voluto anche sottolineare - riferisce una nota
dell'associazione - come "molta confusione venga ingenerata dai
social che danno informazioni sbagliate ai cittadini nello 80%
dei casi. Stiamo effettuando come Regione delle rilevazioni di
ciò che internet diffonde sulla sanità della Umbria. Si tratta
di un fenomeno preoccupante e fuorviante che non dà il rilievo
che meritano i nostri medici, un personale sanitario preparato e
capace di offrire ai malati oncologici la giusta assistenza in
fase diagnostica e terapeutica" .
All'incontro con il ditrettivo di Aronc e molti soci che da
12 anni sono impegnati nel volontariato, è intervenuto anche
l'assessore alla sanità Luca Coletto: "L'apporto delle
associazioni è sempre rilevante e necessario - ha detto - perché
riesce a mantenere un rapporto forte e duraturo con i pazienti.
L'attività di Aronc merita una grande attenzione e mi piace
sottolineare che è iniziata un'attività anche presso altri
territori della nostra regione, con il sostegno di Anpas", il
cui presidente, Marco Prestipino, ha assicurato piena
collaborazione .
La conferenza è stata aperta dal presidente di Aronc Manlio
Bartolini, che ha presentato il nuovo Comitato tecnico
scientifico, presieduto dal dott Franco Checcaglini, già
direttore delle strutture di radioterapia oncologica negli
ospedali di Terni e Città di Castello.
L'annuncio che già a partire da metà settembre sarà operativo un
centro di ascolto presso la sede Aronc di Perugia è stato dato
dai dottori Ernesto Maranzano e Massimo Angelini, che ha
presentato un progetto per la raccolta informatizzata dei dati
relativi alle quattro Breast Unit dell'Umbria.
Per conto dell'università è intervenuto il prof. Vincenzo
Talesa, che si è soffermato su una sempre maggiore integrazione
tra gli operatori della sanità.
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