"La Giunta Tesei ha abrogato una
legge non scritta della rossa politica regionale in vigore dal
2008 al 2019, ovvero ignorare il disastro del progetto
Monteluce. L'assordante e decennale silenzio delle precedenti
amministrazioni regionali di sinistra su di una vicenda di
finanza creativa che è costata al sistema pubblico regionale e
ai cittadini umbri una somma complessiva non lontana dai 50
milioni di euro costituisce certamente una macchia indelebile di
chi ha precedentemente governato questa regione, ma è
altrettanto preoccupante che l'attuale minoranza faccia passare
del tutto sotto silenzio un avvenimento straordinario come il
salvataggio della Nuova Monteluce che sta avvenendo sotto la
regia di questa amministrazione": ad affermarlo Paola Fioroni,
vicepresidente dell'Assemblea legislativa e responsabile del
dipartimento Economia della Lega in Umbria.
"La recente comunicazione di Prelios in risposta alla
richiesta inviata dalla presidente Tesei sulla situazione
attuale e sulla prospettiva di piano di rilancio del comparto di
Monteluce - dice Paola Fioroni, secondo quanto riferisce una
nota della Regione -nella quale si conferma di aver ricevuto la
manifestazione di interesse della Asl 1 all'acquisizione del
lotto individuato per la nascita della nuova Casa della Salute e
la manifestazione d'interesse da parte di Ater per l'acquisto
delle unità al piano terra di uno dei due lotti dedicati allo
studentato, testimonia la validità e l'efficacia della linea
tracciata a Palazzo Donini nonché la coerenza con gli impegni
che sono stati assunti dalla Giunta regionale e da questa
maggioranza politica".
"Con il continuo e silenzioso lavoro della presidente Tesei
sin dal primo giorno del proprio insediamento - sottolinea
ancora Paola Fioroni - si è riusciti in primis ad evitare il
fallimento del Fondo Monteluce", e ora, "con le volontà espresse
da Asl e Ater, si consente a Prelios di avviare un progetto di
rilancio per il completamento del cantiere".
"Sia chiaro che sul carro della vincitrice Tesei non possono
ora salire tutti, occorreva farlo quando il salvataggio di
Monteluce pareva impossibile".
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