E' stato presentato nella sede della
Provincia di Terni nel corso di una conferenza stampa il report
finale delle attività 2023 della rete "Prendiamoci per Mano" di
Amelia che lavora su iniziative a favore dei giovani, della loro
integrazione e della tutela da rischi sociali, culturali e
ludopatici. La rete, giunta al 20/o anno di vita, mette insieme
scuole, associazioni, Cesvol Umbria, Comune di Amelia e Usl 2
che per questo 20/o percorso educativo sociale annuale hanno
scelto come tema il "Tempo di rispetto".
La presidente della Provincia, anche come sindaco di Amelia,
Laura Pernazza, ha sottolineato l'importanza del tempo per fare
azioni concrete, per dedicarsi allo studio in modo consapevole e
per promuovere i propri interessi, aiutando gli altri. Il
rispetto, poi, ha proseguito la presidente, di sé stessi, degli
altri, dell'ambiente e delle regole sociali. Illustrando il
report, Pernazza ha reso noto l'esito delle interviste agli
studenti delle classi V della scuola primaria della Jole Orsini
e di tutte le classi di scuola secondaria di I e II grado
dell'istituto omnicomprensivo di Amelia.
Il 55 per cento frequenta nel tempo libero un'associazione.
Di questi l'82,9 per cento fa parte di un'associazione sportiva.
Tra le attività che preferirebbero fare in un'associazione ci
sono i videogames, ascoltare musica e fare escursioni. Il 76 per
cento è infine soddisfatto molto o moltissimo del proprio tempo
libero.
La presidente ha sottolineato quindi l'importante lavoro
della rete ed ha ringraziato per l'impegno tutti i soggetti che
la compongono.
Giada Fioretti dell'Usl 2 ha sottolineato che l'indagine ha
rivelato che tra i fattori ritenuti importanti per star bene nel
proprio tempo libero spiccano: divertirsi, rafforzare le
amicizie, mangiare con gli amici. Quando stanno in casa i
giovani preferiscono in generale l'utilizzo dei media sia per
giocare che per ascoltare musica, ma meno di uno su cinque usa
il tempo libero per leggere.
Per quanto riguarda le attività fuori casa, oltre il 70 per
cento utilizza il tempo per praticare sport e stare con gli
amici. Alla domanda "Cosa di nuovo nella tua comunità vorresti
fare per stare bene insieme?" Le parole più usate per rispondere
sono "cinema", "giochi", "insieme", "amici" e "tutti".
I ragazzi e le ragazze chiedono spazi dedicati, al chiuso e
all'aperto, dalle piste per andare in bici alla sala giochi,
chiedono cinema e fast food, spazi per i loro animali. C'è anche
un richiamo alla necessità di tranquillità, di spazi rilassanti,
a momenti che consentano di fermarsi anche semplicemente per
riposare. Vorrebbero fruire di luoghi propri, pensati per la
loro età, per il divertimento, ma anche per approfondire
tematiche.
"Gli obiettivi della Rete Prendiamoci Per Mano - è stato
detto ancora - si sono legati e hanno fatto sinergia con il
percorso iniziato due anni fa da Usl 2, Comune, Cesvol Umbria e
associazioni per la promozione della salute e di contrasto alla
ludopatia e con la proposta di ascolto dei ragazzi formulata nel
progetto 'Giovani CreAttivi nella comunità in cammino' elaborato
da Arciragazzi e sostenuto dalla Fondazione Carit".
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