"Il nuovo sistema tariffario
Arera, stabilito da una legge del 2017, è un sistema molto
complesso che lascia poco margine di manovra ai Comuni.
Per questo, a fine aprile, 76 sindaci umbri, di tutte le parti
politiche, hanno firmato un documento per chiedere proprio di
rivedere questo sistema, macchinoso e difficile da comprendere
anche per il cittadino, che crea non poche criticità nella
determinazione dei Pef e quindi delle tariffe Tari": lo sostiene
l'assessore comunale di Perugia a finanze e bilancio Cristina
Bertinelli. Lo fa con un video su Facebook.
"Il Comune di Perugia, nel 2024 - ha spiegato Bertinelli -,
ha registrato un aumento del Pef Tari del 6,59%, l'incremento
più basso rispetto a quello di tutti gli altri comuni del sub
ambito di appartenenza, con una media del 6,97%, peraltro pari
alla metà circa del tasso di inflazione individuato da Arera
che, per il 2024, è stato del 13,7%. In base a un D.L. del 2011,
i versamenti dei tributi comunali, tra cui anche la Tari, la cui
scadenza è prevista prima dell'1 dicembre, devono essere fatti
sulla base delle tariffe dell'anno precedente, per un preciso
obbligo di legge. Inoltre, in base alla deliberazione Arera
15/2022, l'emissione degli avvisi di pagamento deve essere fatta
almeno venti giorni prima della scadenza. Tenendo conto che la
scadenza della prima rata è fissata al 31 maggio e che il
Consiglio comunale di Perugia ha preso atto del Pef e approvato
le tariffe il 29 aprile, ecco spiegato perché le prime tre rate
Tari sono state calcolate sulle tariffe 2023, altrimenti - ha
concluso Bertinelli - non vi sarebbero stati i tempi per
l'emissione delle bollette".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA