"Rassegniamo oggi le nostre
dimissioni unitamente ad almeno 20 membri del direttivo
regionale tra cui assessori e consiglieri comunali in carica":
lo annunciano in una nota congiunta il segretario regionale e il
segretario provinciale di Perugia del Psi, Federico Novelli e
Ursula Masciarri.
"Fare questa comunicazione - si legge nel comunicato - è
l'atto più doloroso che abbiamo dovuto compiere nella nostra
militanza politica. Siamo costretti a questo gesto estremo
perché non possiamo in alcun modo legittimare quanto accaduto. A
maggior ragione non possiamo tollerare l'utilizzo dei metodi che
avevano portato, cinque anni fa alla liquefazione del partito in
Umbria, metodi che prepotentemente si sono riaffacciati,
sapientemente utilizzati dai soliti noti. Abbiamo denunciato ciò
più volte, internamente e pubblicamente, lo abbiamo fatto anche
in segreteria nazionale, persino sulla stampa in un corsivo di
qualche mese fa. Per tutta risposta il segretario nazionale Enzo
Maraio ha, prima, incaricato - non si sa a quale titolo -
Gerardo Labellarte per guidare le trattative in Umbria,
commissariando di fatto gli organismi regionali in carica, a
vantaggio di chi, in questi anni, non ha avuto mai rispetto,
delle regole di convivenza, dei ruoli e, nel migliore dei casi,
indebolendo così il partito di fronte agli altri interlocutori
politici. Infine ha composto le liste senza tener in alcun conto
dei criteri deliberati a maggioranza dagli organismi regionali".
"A nulla, infatti - prosegue il comunicato - sono serviti né
il direttivo regionale, tenuto in data 5 agosto 2024, né quello
successivo del 12 settembre che si sono espressi, invece, in
maniera opposta, chiedendo la cessazione dell'ingerenza
nazionale, confermando la fiducia ai segretari regionale e
provinciali ed onerandoli della trattativa e della costruzione
di una lista di rinnovamento; anche le successive istanze di
mediazione, ivi compresa quella espressa nell'ultimo direttivo
del 15 ottobre scorso, non sono state prese in considerazione.
In spregio alla volontà espressa dagli organismi locali di
partito ed al lavoro nel frattempo svolto, il segretario
nazionale ha esautorato nuovamente i tre segretari ed ha assunto
decisioni a nome del Psi ma contro quelle del Psi Umbro: ne sono
un esempio la candidatura arbitraria di Cesare Carini alle
elezioni provinciali e la conferenza stampa di presentazione
della cosiddetta 'lista riformista', una sorta di replica di
quella creata nell'ultima tornata elettorale del comune di
Perugia. Progetto anche quest'ultimo fallito come il precedente
nonostante i numerosi proclami".
"Come se nulla fosse il nazionale, pur essendo ormai giunto
alla definizione di una strategia di alleanza con Azione e Pri,
esattamente la stessa già percorsa ed anticipata proprio in
Umbria da noi, intorno al caposaldo del rinnovamento, ha
continuato nella delegittimazione delle segreterie locali. Non
ha concesso ai legittimi organismi umbri l'utilizzo del simbolo
del partito, volutamente richiesto, ed ha osteggia il
rinnovamento sino ad arrivare alla composizione delle liste
intorno ai sopra citati 'soliti noti'. Il copione si ripete:
esattamente il contrario di quanto deliberato dagli organismi
umbri. Un commissariamento di fatto che rigettiamo. Dopo aver
commissariato il Veneto, la Toscana ed alcune federazioni
provinciali il nazionale, ha tentato di tacitare anche l'Umbria,
scegliendo di archiviare il lavoro di rinnovamento compiuto in
questi due anni. Un partito ancora una volta con la testa
rivolta al passato. Certo non all'insegnamento nenniano del
rinnovarsi o perire! Prendiamo a prestito queste parole di
Giacomo Brodolini che rendono al meglio il nostro pensiero: 'Tu
sai che ho sempre partecipato con passione alla vita del
Partito. Ma esso mi è sembrata improvvisamente scadere a tal
punto da persuadermi che l'unico modo per continuare a servire
gli ideali socialisti fosse non già quello di impegnarsi in una
polemica troppo artificiosa, mediocre o meschina, ma quello di
recare un sia pur modesto contributo ai reali movimenti di
progresso che operano nella società'. Un grazie di cuore a tutti
i compagni ed alle compagne che in questi due anni faticosi ed
entusiasmanti ci sono stati vicino ed hanno consentito di tenere
alta la gloriosa bandiera di questo partito".
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