"L'ipotesi che gli Stati Uniti possano introdurre dazi pesanti anche per il vino italiano preoccupa molto, ma speriamo che si possano ancora scongiurare": a dirlo all'ANSA è il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella.
"Confidiamo molto nell'interlocuzione che la
nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha con il
presidente Trump", spiega.
"Sappiamo - dice Cotarella - che tra i due c'è un rapporto
di profonda stima reciproca e notoriamente il nostro Paese è da
sempre vicino all'America e quindi mi auguro che i dazi non
coinvolgano il nostro settore e neanche altri segmenti
dell'economia italiana.
Ma anche qualora dovessero essere
introdotti - aggiunge il presidente - per il vino italiano credo
che non avranno un impatto catastrofico come si legge in giro,
stando a qualche analista".
"Il vino italiano - spiega ancora Cotarella - ha un grande
appeal negli Stati Uniti, è un'icona al pari del Parmigiano o
altri grandi prodotti del nostro agroalimentare e quindi
difficilmente i consumatori rinunceranno alle nostre bottiglie,
anche se inevitabilmente una contrazione dei consumi ce la
dovremmo attendere".
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