Anche quest'anno si è tenuta ad
Assisi la cerimonia di commemorazione del vice brigadiere Renzo
Rosati, Medaglia d'oro al valor civile, morto all'età di 26 anni
in un conflitto a fuoco a Castel Madama (Roma) il 17 aprile
1988, presso la cui stazione il giovane sottufficiale prestava
servizio.
Quel giorno, il militare stava svolgendo un servizio
perlustrativo insieme ad un collega. Durante un posto di
controllo, i militari intimarono l'alt a due giovani a bordo di
una Vespa rubata. I due, dopo una iniziale fuga, si fermarono
dietro una curva simulando un incidente. Accorsi sul posto, il
vice brigadiere ed il collega scesero dalla vettura di servizio
per prestare soccorso ma uno dei due giovani, armato di una
pistola, aprì il fuoco uccidendo sul posto Rosati e ferendo il
secondo carabiniere. I due furono rintracciati ed arrestati poco
dopo dai colleghi carabinieri intervenuti in soccorso.
La cerimonia di commemorazione si è svolta con un iniziale
momento di raccoglimento presso la cappella di famiglia, nella
frazione di Armenzano di Assisi, alla presenza di mamma Ada, del
fratello Omero, del comandante della Legione carabinieri
"Umbria" generale Luca Corbellotti, del comandante provinciale
dei carabinieri di Perugia colonnello Sergio Molinari, del
sindaco di Assisi Valter Stoppini, del responsabile dell'ufficio
cultura e cerimoniale ed eventi Francesco Raspa, del capitano
Leo Bruno, comandante interinale della compagnia carabinieri di
Assisi, nonché di una rappresentanza della locale associazione
carabinieri in congedo e del locale comando di polizia
municipale, intervenuto con il gonfalone comunale.
La cerimonia è proseguita con la celebrazione, presso la
Basilica Inferiore di San Francesco, della messa di
commemorazione celebrata dal vescovo Domenico Sorrentino e da
don Davide Moscogiuri, cappellano militare presso il Centro di
selezione e reclutamento nazionale dell'Esercito di Foligno.
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