Per il giudice sportivo non ci sono dubbi, quel "dovresti fare la fine di Ilaria" rivolto alla giovane arbitra da un dirigente dello Sporting Terni, nel corso di una partita di calcio degli allievi under 17, è "evidentemente" un riferimento al recente omicidio di Ilaria Sula, uccisa a Roma" e residente nella città umbra. Ma alla direttrice di gara, una diciassettenne, ha detto di più: "eri da ammazzare da piccola" e "a sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello".
Frasi che il giudice sportivo ha messo nero su bianco nel provvedimento con il quale ha inibito il dirigente fino al 31 dicembre 2028. E che la Lega dilettanti ha reso pubbliche con il comunicato nel quale come prassi ha riassunto risultati e provvedimenti disciplinari.
Allo Sporting Terni è stata poi comminata un'ammenda di 500 euro "in quanto, tra il primo ed il secondo tempo, l'arbitro udiva provenire dallo spogliatoio gravissimi insulti di stampo sessista e varie minacce".
Nel provvedimento di inibizione, il giudice sportivo ha ricostruito il comportamento del dirigente che "tra il primo ed il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell'arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono". Interrotta la registrazione della conversazione, sono arrivate - in base al provvedimento disciplinare - le frasi con il riferimento a Ilaria. L'arbitro ha quindi espulso il dirigente, "che però faceva resistenza ad allontanarsi - scrive sempre il giudice sportivo -, nonostante il fattivo intervento dei dirigenti della squadra avversaria", la Sangemini sport padrona di casa e alla fine vittoriosa per 4-0. "Nel corso della ripresa, pur trovandosi all'esterno dell'impianto, il dirigente - emerge sempre dagli atti ufficiali - ha continuato a deridere l'arbitro, tra l'altro 'simulando l'abbaiare di un cane'".
"Frasi del genere non meritano commento. Si qualificano da sé, tanto sono gravi", il commento dell'avocato Giuseppe Sforza, a nome della famiglia Sula.
"Molti di noi erano presenti con commozione e dolore ai funerali di Ilaria Sula e anche per questo l'accaduto ci colpisce molto" ha detto Maurizio Gambino, presidente dello Sporting Terni. "Ci dissociamo completamente" ha aggiunto. "Non sono testimone diretto - ha spiegato Gambino -, non ero presente al campo, ma chiedo alla giustizia sportiva, alla Procura federale e, se verrà interessata, alla Procura ordinaria di fare luce sull'accaduto. Se fossi stato certo che un nostro giocatore, allenatore o dirigente avesse pronunciato una frase del genere, lo avrei cacciato via immediatamente".
E a farsi sentire è stato anche il sindaco di Terni Stefano Bandecchi che ha definito quanto successo "un fatto indescrivibile e inconcepibile".
"Si sa esattamente come la penso - ha aggiunto -, in ogni caso è inconcepibile che si possa dire a qualunque donna che dovrebbe fare la stessa fine della povera Ilaria. Bisogna solo essere scemi".
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