In occasione della "Giornata
dell'Europa" la Prima commissione consiliare ha organizzato
questa mattina un incontro dal titolo "L'Europa per noi, noi per
l'Europa. L'Assemblea legislativa incontra gli studenti" che si
è tenuto a Perugia.
Nella sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni sono intervenuti la
presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Sarah
Bistocchi, il presidente della Prima commissione consiliare,
Francesco Filipponi, la consigliera regionale Maria Grazia
Proietti (Pd), il professore di Storia delle relazioni
internazionali dell'Università per Stranieri di Perugia,
Federico Niglia, ed il professore di Diritto costituzionale
dell'Università degli Studi di Perugia, Giorgio Repetto. A
coordinare i lavori Ugo Carlone dell'Assemblea legislativa.
Hanno preso parte all'iniziativa anche la vicepresidente
dell'Assemblea legislativa Bianca Maria Tagliaferri, i
consiglieri regionali Luca Simonetti (M5S) e Fabrizio Ricci
(Avs). Dopo gli interventi i relatori hanno dialogato con gli
studenti del liceo classico Mariotti di Perugia sui temi di
attualità del dibattito europeo: difesa, riarmo, intelligenza
artificiale, pace e guerra.
Nel suo saluto istituzionale - è detto in un comunicato della
Regione - la presidente Bistocchi ha sottolineato che "essere
europei e sentirci europei ci consente di pensare in grande e di
non sentirci soli. L'Umbria è una piccola regione eppure è una
regione accogliente, aperta, attrattiva. Abbiamo bisogno di una
comunità più grande che tuteli e valorizzi il nostro enorme
patrimonio storico, artistico, culturale, paesaggistico. Siamo
più forti perché siamo insieme. Ed è quello che è successo il 9
maggio di 75 anni fa, quando il ministro degli Esteri francese,
Robert Schuman, propose di mettere in comune la produzione di
carbone e di acciaio tra un primo gruppo di Stati europei. Quel
progetto divenne realtà ed avrebbe condotto all'Unione europea.
Ue che non si ispira solo alla Dichiarazione Schuman, ma anche e
soprattutto al Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli e
Ernesto Rossi, che inizialmente si chiamava Per un'Europa libera
e unita. Il 9 maggio è tutto questo".
"Questo 9 maggio - ha aggiunto - si incastona in un momento
storico difficile, e proprio per questo il ruolo fondamentale
dell'Europa è ancora più evidente. Con tensioni internazionali
sempre crescenti, sapere di far parte di un'Unione di Stati
democratici europei è l'unica garanzia che abbiamo per affermare
i principi per cui l'Europa è nata, e cioè pace e cooperazione,
contare di più e affrontare insieme le sfide del presente.
L'Europa vi fa sentire sempre a casa, anche fuori dai confini
umbri, perché casa è l'Europa. Una casa in cui non conta che
lingua parli, che dio preghi, di che colore hai la pelle o come
ti vesti: conta solo riconoscersi in quell'Europa libera e unita
che ci ha descritto il manifesto di Ventotene".
Il presidente della Prima commissione, Francesco Filipponi,
ha spiegato che "l'incontro nasce dalla consapevolezza che è
fondamentale avvicinare le istituzioni ai cittadini più giovani,
ascoltando le loro voci e discutendo apertamente le sfide
cruciali che attendono il nostro continente: dalla difesa comune
alla pace, fino alle implicazioni dell'intelligenza artificiale.
Vogliamo rendere l'Europa un tema vivo e concreto. La Giornata
dell'Europa, che si celebra il 9 maggio, è un momento per
riflettere sui valori fondanti dell'Unione Europea: pace,
cooperazione e progresso".
"Ma nel contesto geopolitico attuale - ha osservato ancora -
la pace non può essere data per scontata. In questo quadro, il
tema del riarmo torna al centro del dibattito. Ma il riarmo in
chiave europea si differenzia da una corsa agli armamenti. Si
parla piuttosto di rafforzare la capacità di difesa comune,
ridurre la dipendenza militare da potenze esterne, promuovere
un'industria europea della difesa più integrata, per favorire
l'innovazione e la competitività. Il riarmo non deve significare
militarizzazione, ma difesa dei valori europei: pace, libertà,
democrazia. In un mondo sempre più complesso e tecnologico,
l'Europa ha il dovere di dotarsi degli strumenti per proteggere
i suoi cittadini, senza mai perdere di vista la dimensione
etica, umana e cooperativa della sicurezza. Non a caso ieri le
prime parole del nuovo Papa sono state 'la pace sia con voi'. La
pace è alla base del processo di fondazione europea, ma è anche
fondativa del cristianesimo".
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