"La presidente della Regione
Umbria Stefania Proietti e la direttrice della direzione salute
e welfare Donatella Donetti hanno presentato ieri alla
maggioranza l'ossatura di quello che sarà il nuovo Piano
socio-sanitario regionale. Un momento atteso da anni, che segna
l'inizio di un percorso profondo di rinnovamento, capace di dare
finalmente un'anima alla sanità pubblica umbra dopo oltre
quindici anni di assenza di una programmazione strutturata": lo
afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle, Luca Simonetti,
presidente della Commissione sanità e sociale dell'Assemblea
legislativa.
"L'ultimo Piano sanitario - prosegue, in una nota dell'ente -
risale infatti al 2009. Da allora, il mondo è cambiato, la
popolazione è invecchiata, le disuguaglianze si sono aggravate,
e la sanità pubblica ha dovuto affrontare emergenze continue
senza un vero strumento di guida. È proprio questa assenza a
costringerci, nei primi mesi del nostro insediamento, a varare
una manovra fiscale straordinaria: una scelta necessaria e
responsabile per mettere in sicurezza il sistema sanitario
regionale e garantire il diritto alla cura per tutte e tutti.
Una bozza di piano era stata predisposta negli anni scorsi dalla
precedente amministrazione di centrodestra, ma non ha mai visto
la luce. Una fortuna, per certi versi: in quel documento erano
stati ignorati persino ambiti fondamentali come la salute
mentale. Oggi, invece, scegliamo una strada diversa, fondata
sull'ascolto, sulla responsabilità e sulla visione".
"In questi mesi - ricorda Simonetti - abbiamo ascoltato
centinaia di cittadini, comitati, associazioni, professionisti
sanitari e amministratori locali. Da questo confronto sono
emerse domande, richieste e proposte, molte delle quali
troveranno risposta proprio dentro il nuovo Piano
Socio-Sanitario Regionale. Perché non può esserci riforma reale
senza partecipazione. Non può esserci salute senza comunità. Al
centro del nostro piano mettiamo la dignità della persona. La
salute non è solo assenza di malattia: è equilibrio fisico,
mentale, sociale e ambientale. Per questo puntiamo su
prevenzione, medicina territoriale, prossimità, rafforzamento
dell'integrazione sociosanitaria e sul riconoscimento del legame
tra ambiente e salute. Viviamo in una regione che paga un prezzo
altissimo all'inquinamento, soprattutto in alcune aree: questo
impatto non può più essere ignorato. Vogliamo una sanità
pubblica che torni ad essere accessibile, umana, capace di
prendersi cura. Una sanità dove chi lavora sia valorizzato,
formato e sostenuto. Una sanità che non lasci indietro nessuno:
né chi vive nelle aree interne, né chi ha una disabilità, né chi
affronta un percorso di salute mentale o di dipendenza".
"Negli ultimi anni - continua - la debolezza della politica
ha lasciato troppo spazio all'espansione incontrollata della
sanità privata. Oggi, ogni cittadino e cittadina dell'Umbria si
trova spesso costretto a pagare un prezzo salato per potersi
curare. Questa deriva va fermata. La sanità è un bene comune e
il nostro compito è quello di riportarla al centro delle
politiche pubbliche. Il Piano nasce già come Piano
socio-sanitario, e questo è un passaggio cruciale.
L'integrazione sociosanitaria - ovvero la presa in carico
unitaria dei bisogni sanitari e sociali delle persone,
attraverso un sistema coordinato e continuativo - sarà uno dei
pilastri fondamentali. Così come lo saranno le innovazioni
introdotte dalla legge regionale 62, che punta su progetti di
vita personalizzati, partecipazione e centralità delle persone
nei percorsi di cura e autonomia. La Terza commissione, che ho
l'onore di presiedere, sarà uno strumento di confronto aperto e
trasparente, a disposizione non solo dei commissari di
maggioranza e opposizione, ma anche di tutti coloro che, con
competenza, esperienza o spirito civico, vorranno contribuire a
questo percorso. Perché questo piano non è il piano di una
parte, ma di una Regione che vuole prendersi cura di sé stessa.
L'Umbria - conclude Simonetti - ha bisogno di un nuovo orizzonte
di giustizia sanitaria. E noi abbiamo il dovere e l'ambizione di
costruirlo insieme".
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