Efficientamento e
razionalizzazione sono le due parole chiave che hanno guidato la
convenzione tra la Regione Umbria e l'Università degli Studi per
la riorganizzazione dell'Azienda ospedaliera universitaria di
Perugia e quella di Terni. Adottato in Giunta regionale e allo
stesso tempo approvato in senato accademico questa mattina,
l'atto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a
Palazzo Donini.
"Un passo fondamentale che ci deve portare alla costruzione
delle aziende integrate che richiede altri tempi, ma ora la
sanità funzionerà meglio e l'apporto dell'Università in tutto
questo è essenziale anche per le risorse che può mettere a
disposizione per rendere migliore il comparto" ha affermato la
presidente della Regione Donatella Tesei. "Nella
riorganizzazione dei due ospedali - ha aggiunto -, per evitare
doppioni e strutture che non davano i risultati sperati andando
a toccare strutture complesse e dipartimentali, abbiamo avviato
un percorso affrontato con senso di responsabilità e messo in
primo piano un ragionamento che si coniuga con la
riorganizzazione generale del sistema sanitario regionale. Un
lavoro che non toglierà ma potenzierà dando risposte a tutta la
comunità regionale".
Tesei che poi ha evidenziato il rapporto "sempre franco e
che è andato sempre nella direzione della integrazione totale"
con il rettore dell'Università degli Studi di Perugia. E anche
per Oliviero l'accordo di riorganizzazione tra Università e
Regione "è di grande rilevanza" perché "ha l'obiettivo di
garantire una sanità pubblica di grande qualità" e perché, ha
ancora sottolineato, "il percorso di costruzione delle aziende
integrate parte da questo atto dove vengono definite le
strutture e viene fatta una razionalizzazione costruttiva".
"Un atto di grande centralità per l'Ateneo e che consentirà di
ragionare anche sulla rete formativa che permetterà di dare la
possibilità ai tanti specializzandi di mettersi a disposizione
sull'intero territorio" ha concluso Oliviero.
Anche per il professor Vincenzo Nicola Talesa, direttore
del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell'ateneo perugino,
"si darà ora seguito all'importante lavoro fatto in questi anni
per migliorare performance e qualità dei servizi anche nella
didattica e nella ricerca".
Per l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, con la
convenzione "vengono date nuove prospettive ad una sanità, che
aveva grandi difficoltà quando abbiamo iniziato ad occuparcene,
per ricostruire un tessuto che darà risposte alla comunità".
Durante la presentazione dell'atto sono stati anche dettati
i tempi. "Da domani - è stato detto - spingeremo
sull'acceleratore aprendo poi bandi e concorsi per coprire le
strutture ora guidate da facenti funzioni e ad interim.
Aspetteremo i pareri e poi procederemo con le
contrattualizzazioni".
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