La Giunta regionale ha approvato
il piano di attività per l'utilizzo del Fondo per l'Alzheimer e
le demenze, in attuazione del Decreto del Ministero della Salute
del 5 settembre 2024. All'Umbria sono state assegnate risorse
complessive pari a 959.905,80 euro, suddivise in tre annualità,
con l'obiettivo di migliorare diagnosi, presa in carico e
qualità della vita delle persone affette da disturbi
neurocognitivi.
"Con questo piano - ha dichiarato la presidente Proietti -
rafforziamo una sanità pubblica che metta davvero al centro le
persone. Alzheimer e demenze non sono solo una sfida clinica ma
una condizione che tocca la quotidianità di molte famiglie
umbre, spesso in silenzio e solitudine. Con il piano Alzheimer
2024-2026 mettiamo in campo azioni concrete, coordinate, capaci
di garantire diagnosi più precoci, strumenti innovativi per
l'assistenza e un sostegno psicosociale diffuso. Vogliamo
offrire cure, ma anche vicinanza, ascolto e dignità. È questa la
sanità che abbiamo in mente: prossima, attenta e solidale".
Il finanziamento - spiega la Regione in un comunicato - si
colloca nell'ambito del più ampio Piano nazionale demenze, nato
dall'accordo della Conferenza Unificata e rafforzato con
l'istituzione del Fondo specifico previsto dalla legge di
bilancio del 2020, successivamente rifinanziato per garantire
continuità alle attività regionali. Per il triennio 2024-2026,
il fondo nazionale ha una dotazione complessiva di 33.400.000
euro, con un incremento di 4,9 milioni per il 2024 e 15 milioni
per ciascuno degli anni 2025 e 2026.Alla Regione Umbria spettano
959.905,80 euro, così articolati: 132.202,59 euro per il 2024,
erogati in due tranche (50% alla presentazione del piano, 50%
dopo l'approvazione da parte del Tavolo permanente sulle
demenze); 413.851,60 euro per il 2025, subordinati alla spesa
del 40% della quota 2024 e alla valutazione positiva del
Ministero; 413.851,60 euro per il 2026, a fronte della spesa
dell'80% delle somme delle due annualità precedenti. Le risorse
potranno essere utilizzate fino al 30 luglio 2027.
Il Piano umbro prevede tre linee strategiche di intervento,
basate sulle indicazioni del Tavolo permanente sulle demenze e
sui risultati raggiunti nel triennio 2021-2023: diagnosi precoce
del Disturbo Neurocognitivo Minore (DNC)/Mild Cognitive
Impairment (MCI), con investimenti in apparecchiature e
strumenti clinici per accompagnare il paziente fino
all'eventuale conversione a demenza. A questa linea strategica
sono destinati 489.000 euro. La seconda è la teleriabilitazione,
attraverso la sperimentazione e diffusione di interventi
innovativi per la presa in carico a distanza, con un budget di
110.514,71 euro; infine sono previsti i trattamenti
psico-educazionali, cognitivi e psicosociali, pensati per
migliorare la qualità della vita nei diversi contesti
assistenziali (CDCD, RSA, cure domiciliari), con una dotazione
di 360.391,09 euro.
Le Unità Operative coinvolte nel Piano sono le quattro Aziende
Sanitarie Regionali: l'Azienda Ospedaliera di Perugia (Geriatria
e Neurologia), l'Azienda Ospedaliera di Terni (Medicina
Geriatrica e Neurologia), la USL Umbria 2 (Orvieto e altri
ambiti territoriali), e la USL Umbria 1, con un ruolo centrale
nella sperimentazione della teleriabilitazione e nei percorsi
psico-educazionali.
"L'Umbria si conferma quindi attenta alla salute pubblica -
sottolinea la Regione -, anche nelle sue sfide più complesse e
silenziose, come quelle legate al declino cognitivo, che
rappresenta una delle principali cause di disabilità nella
popolazione anziana. Grazie a una visione integrata e alla
collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero
della Salute, la Regione punta a costruire un modello
assistenziale basato su prossimità, prevenzione e innovazione".
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