E' iniziato da poco l'interrogatorio, al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano e davanti al gip Giusi Barbara, di Pasquale Longarini, ormai ex procuratore facente funzioni di Aosta finito agli arresti domiciliari quattro giorni fa in un'inchiesta della Procura milanese competente su quella aostana, per favoreggiamento personale e induzione indebita.
In mattinata, per quasi due ore, è stato ascoltato dal gip anche Gerardo Cuomo, imprenditore e amico del magistrato (da ieri sospeso da funzioni e stipendio). Secondo le accuse, Longarini, in cambio di utilità, tra cui un viaggio in Marocco e prodotti caseari come mozzarelle, avrebbe indotto un albergatore, indagato in una sua inchiesta, a cambiare fornitore di prodotti alimentari e a scegliere l'azienda di Cuomo (per ordini di 70-100 mila euro all'anno). Longarini è indagato per favoreggiamento per aver rivelato a Cuomo che era intercettato in un'indagine di 'ndrangheta.
Difesa Cuomo, abbiamo dato nostra versione - "Il mio assistito ha risposto a tutte le domande del giudice e ha rappresentato la sua versione dei fatti. Ora aspettiamo". Lo ha detto l'avvocato Maria Rita Bagalà al termine dell'interrogatorio di Gerardo Cuomo, l'imprenditore finito agli arresti domiciliari per induzione indebita insieme al procuratore capo di Aosta facente funzioni Pasquale Longarini. L'interrogatorio è durato un paio d'ore. Il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare, la decisione del gip di Milano Giuseppina Barbara - che valuterà anche il parere del pm - è attesa nei prossimi giorni.
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