"La formazione è un elemento chiave
della sicurezza e della professionalità sia dei professionisti
che dei volontari: richiede pertanto un aggiornamento continuo,
un confronto costante e un'integrazione con altri attori, non
soltanto locali. Per questo sono in corso di sviluppo e
integrazione" delle "attività comuni e specifiche convenzioni
con altre realtà, come i corpi autonomi di Trento e Bolzano, i
sapeurs-pompiers francesi e naturalmente con il Corpo nazionale.
In quest'ultimo caso potrebbe essere opportuno e utile
riprendere l'interlocuzione con il ministero dell'Interno per la
creazione di una Direzione interregionale vigili del fuoco
Piemonte-Valle d'Aosta, in analogia quanto già effettuata dai
colleghi delle province autonome di Trento e Bolzano con l'ormai
collaudata direzione interregionale Veneto e Trentino-Alto
Adige". Così il comandante del Corpo valdostano dei vigili del
fuoco, Salvatore Coriale, in occasione delle celebrazioni per la
patrona, Santa Barbara.
La questione del rapporto con il Corpo nazionale dei vigili
del fuoco e della sinergia con il Piemonte era già emersa
nell'inchiesta sul grande rogo boschivo del luglio 2023 tra
Aymavilles e Villeneuve, dove bruciarono 115 ettari di terreno.
Coriale, che non è coinvolto nell'indagine, aveva ricordato
della possibilità, in base a una convenzione firmata nel 2004
con il ministero dell'Interno, di attivare gratuitamente un
elicottero contattando i vigili del fuoco di Torino. In uno dei
filoni dell'inchiesta, la procura di Aosta ipotizza che il
direttore della Protezione civile regionale, Valerio Segor,
abbia contribuito, in modo colposo, ad aggravare le conseguenze
del rogo, non attivando proprio la convenzione che avrebbe
consentito di superare le presunte inefficienze della compagnia
elicotteristica Sky Aviation.
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