Mentre l'Italia era ancora
schiacciata dall'occupazione nazi-fascista, a Valsavarenche si
svolgevano le prime libere elezioni per la formazione del
Consiglio comunale su iniziativa di Federico Chabod. A 70 anni
dall'evento il Consiglio Valle ha voluto ricordare ciò che
avvenne il 3 settembre 1944 con una celebrazione svoltasi ieri.
"A 70 anni da quei fatti - ha detto il presidente del
Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Marco Viérin - dobbiamo
avere bene presente che la nostra democrazia e, di riflesso, la
nostra autonomia sono certamente perfettibili ma non
negoziabili. Autonomia sulla quale dobbiamo vigilare, che
dobbiamo difendere e rilanciare, soprattutto in questo periodo
in cui assistiamo ad un maggiore ritorno del centralismo".
Al centro della commemorazione anche il ruolo del Comune: "Il
messaggio che Chabod ha voluto lanciare promuovendo queste
elezioni, che si lega all'idea di Chanoux, è che la democrazia
deve reggersi sulle Istituzioni e la prima fra queste, quella
più vicina alla gente, è proprio il Comune", ha detto il sindaco
Pino Dupont. "Queste elezioni - ha aggiunto il presidente della
Regione, Augusto Rollandin - sono state un punto di riferimento
importante perché hanno anticipato il senso della lotta della
Resistenza. La nostra Autonomia speciale trova fondamento
proprio sull'identità territoriale e i Comuni sono l'elemento di
base del nostro sistema istituzionale".
Il presidente dell'Istituto storico della Resistenza, Cesare
Dujany, nel citare gli scritti di Emile Chanoux sul villaggio,
il Comune, la Regione, ha lanciato un monito: "I tempi che
stiamo affrontando sono particolarmente difficili: bisogna
guardare nuovamente a quello che i padri fondatori della nostra
Autonomia avevano pensato per la Valle e bisogna avere il
coraggio di ritrovare la speranza che li ha animati, perché
hanno pagato anche per noi il prezzo della libertà e della
democrazia".
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