Ci sono "seri limiti nel servizio
sostitutivo: gli autobus non sono attrezzati per caricare
agevolmente le carrozzine, soprattutto quelle basculanti e non
offrono accesso ai servizi igienici per le persone con
disabilità". Così il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin,
replicando all'assessore ai Traporti, Luigi Bertschy, che aveva
risposto a una sua interpellanza. Per Manfrin "sono elementi
cruciali per chi ha questo tipo di esigenze che se non possono
essere soddisfatte impediscono l'utilizzo dei bus sostitutivi.
In attesa del collegamento ferroviario, bisogna che il governo
si impegni a trovare una soluzione a queste criticità: garantire
un trasporto per tutti deve essere la priorità di un sistema
sociale inclusivo e attento alle necessità delle persone più
fragili".
Il riferimento di Manfrin era a una "serie di disagi vissuti
da persone con disabilità durante i loro spostamenti tra
Piemonte e Valle d'Aosta che riguardano i servizi di spostamento
da un treno all'altro, con l'obbligo di prenotazione con 24 ore
di anticipo e altre difficoltà di tipo pratico che condizionano
in maniera significativa il viaggio. In particolare, una persona
è rimasta bloccata alla stazione di Chivasso per via di una
coincidenza troppo breve tra due treni e ha dovuto ricorrere a
servizi privati per raggiungere Aosta".
L'assessore ai Trasporti, Luigi Bertschy ha riportato la nota
di Trenitalia con la ricostruzione dell'accaduto in cui si
evidenzia che "una passeggera proveniente da Milano centrale ha
contattato la Sala blu chiedendo di poter anticipare il viaggio
Chivasso/Ivrea ma, come da regolamento, la richiesta è stata
rifiutata in quanto il tempo di interscambio tra un treno e
l'altro a Chivasso sarebbe stato troppo breve per svolgere il
servizio di assistenza in sicurezza e tranquillità. Al suo
arrivo a Chivasso, la signora ha reiterato la richiesta che è
stata nuovamente rifiutata in quanto l'operatore che avrebbe
dovuto svolgere il servizio di assistenza in discesa a Ivrea non
sarebbe riuscito ad arrivare in tempo utile. La viaggiatrice
dichiarava quindi alla Sala blu che se non avesse potuto
prendere quel treno avrebbe provveduto autonomamente".
L'assessore ha proseguito osservando che "il servizio
richiesto nella tratta Milano/Chivasso/Ivrea non è inserito nei
servizi previsti nel contratto con la Valle d'Aosta perché si
tratta di treni prenotati con numerazione del Piemonte e che
Trenitalia si è comunque attivata, in quanto il capotreno,
informato dalla viaggiatrice che era in attesa di salita, non
riscontrando che fosse prenotata sul treno, e avendo appurato
che la salita non sarebbe risultata possibile a causa della
presenza di una carrozzella tecnologica motorizzata di grandi
dimensioni, ha prontamente chiesto istruzioni alla sala
operativa. In attesa di ricevere conferme, aveva anche
provveduto a richiedere un servizio sostitutivo con taxi per
ridurre la permanenza a terra della viaggiatrice che poi è stato
annullato perché la signora aveva provveduto a spostarsi in
autonomia. Inoltre, la viaggiatrice nella stessa serata era
stata contattata telefonicamente dal Direttore regionale Valle
d'Aosta al fine di sincerarsi dell'effettivo spostamento dalla
stazione e rientro presso la propria dimora".
"Visto comunque il periodo di emergenza che ci troviamo a
gestire sul fronte trasporti, non posso che esprimere - ha detto
Bertschy - un giudizio complessivamente positivo sui servizi
erogati fino ad oggi. Sulla tratta Aosta/Ivrea, nel periodo tra
il 2024 e il primo semestre del 2025, sono state evase
positivamente 356 pratiche e oltre mille su quella
Ivrea/Torino".
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