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Manfrin, 'seri limiti per le carrozzine sui bus sostitutivi'

Manfrin, 'seri limiti per le carrozzine sui bus sostitutivi'

Bertschy: "Giudizio positivo visto il periodo di emergenza"

AOSTA, 17 aprile 2025, 20:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ci sono "seri limiti nel servizio sostitutivo: gli autobus non sono attrezzati per caricare agevolmente le carrozzine, soprattutto quelle basculanti e non offrono accesso ai servizi igienici per le persone con disabilità". Così il capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, replicando all'assessore ai Traporti, Luigi Bertschy, che aveva risposto a una sua interpellanza. Per Manfrin "sono elementi cruciali per chi ha questo tipo di esigenze che se non possono essere soddisfatte impediscono l'utilizzo dei bus sostitutivi.
    In attesa del collegamento ferroviario, bisogna che il governo si impegni a trovare una soluzione a queste criticità: garantire un trasporto per tutti deve essere la priorità di un sistema sociale inclusivo e attento alle necessità delle persone più fragili".
    Il riferimento di Manfrin era a una "serie di disagi vissuti da persone con disabilità durante i loro spostamenti tra Piemonte e Valle d'Aosta che riguardano i servizi di spostamento da un treno all'altro, con l'obbligo di prenotazione con 24 ore di anticipo e altre difficoltà di tipo pratico che condizionano in maniera significativa il viaggio. In particolare, una persona è rimasta bloccata alla stazione di Chivasso per via di una coincidenza troppo breve tra due treni e ha dovuto ricorrere a servizi privati per raggiungere Aosta".
    L'assessore ai Trasporti, Luigi Bertschy ha riportato la nota di Trenitalia con la ricostruzione dell'accaduto in cui si evidenzia che "una passeggera proveniente da Milano centrale ha contattato la Sala blu chiedendo di poter anticipare il viaggio Chivasso/Ivrea ma, come da regolamento, la richiesta è stata rifiutata in quanto il tempo di interscambio tra un treno e l'altro a Chivasso sarebbe stato troppo breve per svolgere il servizio di assistenza in sicurezza e tranquillità. Al suo arrivo a Chivasso, la signora ha reiterato la richiesta che è stata nuovamente rifiutata in quanto l'operatore che avrebbe dovuto svolgere il servizio di assistenza in discesa a Ivrea non sarebbe riuscito ad arrivare in tempo utile. La viaggiatrice dichiarava quindi alla Sala blu che se non avesse potuto prendere quel treno avrebbe provveduto autonomamente".
    L'assessore ha proseguito osservando che "il servizio richiesto nella tratta Milano/Chivasso/Ivrea non è inserito nei servizi previsti nel contratto con la Valle d'Aosta perché si tratta di treni prenotati con numerazione del Piemonte e che Trenitalia si è comunque attivata, in quanto il capotreno, informato dalla viaggiatrice che era in attesa di salita, non riscontrando che fosse prenotata sul treno, e avendo appurato che la salita non sarebbe risultata possibile a causa della presenza di una carrozzella tecnologica motorizzata di grandi dimensioni, ha prontamente chiesto istruzioni alla sala operativa. In attesa di ricevere conferme, aveva anche provveduto a richiedere un servizio sostitutivo con taxi per ridurre la permanenza a terra della viaggiatrice che poi è stato annullato perché la signora aveva provveduto a spostarsi in autonomia. Inoltre, la viaggiatrice nella stessa serata era stata contattata telefonicamente dal Direttore regionale Valle d'Aosta al fine di sincerarsi dell'effettivo spostamento dalla stazione e rientro presso la propria dimora".
    "Visto comunque il periodo di emergenza che ci troviamo a gestire sul fronte trasporti, non posso che esprimere - ha detto Bertschy - un giudizio complessivamente positivo sui servizi erogati fino ad oggi. Sulla tratta Aosta/Ivrea, nel periodo tra il 2024 e il primo semestre del 2025, sono state evase positivamente 356 pratiche e oltre mille su quella Ivrea/Torino".
   

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