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Progetto civico progressista, 'o si fa l'Europa o si muore'

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Progetto civico progressista, 'o si fa l'Europa o si muore'

Guichardaz: "Deve diventare una vera federazione"

AOSTA, 07 maggio 2025, 16:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nel Manifesto di Ventotene era chiaro l'obiettivo di liberare l'Europa dalle guerre e, per farlo, ci sono voluti i movimenti di Resistenza che in tutto il continente hanno combattuto il nazifascismo e liberato i Paesi europei. Mai come in questo particolare momento storico o si fa veramente l'Europa o si muore. È importante che emerga la voglia di riconoscersi come cittadini europei, appartenenti a un'entità più grande dei rispettivi Stati nazionali". Lo ha dichiarato la capogruppo di Progetto civico progressista, Erika Guichardaz, intervendo in aula nel dibatto della sessione europea e internazionale.
    "Da autonomista sono lontanissima dai sovranismi che promuovono la centralità dello stato-nazione - ha proseguito - e l'Ue rappresenta invece il desiderio di ritrovarsi insieme per costruire un progetto di comunità, unita da valori comuni. Serve però un'Europa più forte e mai subalterna a nessuno, un'Europa di pace e di dialogo che sia libera, unita, capace di agire e di parlare con una voce comune sul piano internazionale. La guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, il riarmo, l'aumento delle disuguaglianze economiche e di genere, il respingimento dei migranti sono mali da superare. In quest'ottica l'Ue deve diventare una vera federazione proprio come avevano pensato i realizzatori del Manifesto di Ventotene per costruire un mondo che superi le divisioni e l'Unione è l'esempio, seppure incompiuto, di come si possono superare gli egoismi nazionali".
   

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