"Il forte vento e l'erba inaridita
per la calura e per mancanza di piogge, hanno alimentato gli
incendi e i disagi, ma va denunciato con chiarezza che i roghi
sono provocati da mani fomentatrici di odio verso il Creato e la
popolazione: si tratta di gesti criminali, motivati da una pura
logica criminale. Le azioni individuali devono essere sempre
attente e rispettose del Creato, che adorna il nostro
meraviglioso Gargano ricco di boschi, pinete, spiagge, luoghi
panoramici, camping, piazze, vicoli e strade, con gesti e scelte
che ci rendono operatori di Giustizia e Pace". Così
l'arcivescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste e San
Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, dopo gli incendi che si
stanno sviluppando in provincia di Foggia.
"Mi rivolgo oggi ai numerosi turisti che oltre alla paura
dell'incendio hanno subito gravi disagi e difficoltà: care
amiche e amici - afferma - vi chiedo perdono per quanto accaduto
e sono al vostro fianco, al fianco delle vittime
dell'ingiustizia ambientale e climatica". "Urge, tuttavia",
sottolinea ancora Moscone, "trasformare i nostri cuori, i nostri
stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre
società. Invito tutti ad accogliere realmente l'appello lanciato
dal Pontefice di alzare la nostra voce per fermare questa
ingiustizia verso i nostri figli, che subiranno gli impatti
peggiori del cambiamento climatico".
L'arcivescovo conclude rivolgendosi ai sindaci di Monte
Sant'Angelo, Vieste, Cagnano Varano, ai quali "oltre che porgere
solidarietà, appoggio pienamente l'opera fattiva da loro svolta
e condivido la loro denuncia dei gravi misfatti operati in più
luoghi del nostro amato Gargano da mani di criminali che
distruggono la nostra bella terra e mettono a repentaglio
l'economia turistica del territorio che mostra nell'accoglienza
di milioni di persone, autentica professionalità e sensibilità".
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