Tra i cinque autori finalisti del Premio Galileo, promosso dal Comune di Padova, selezionati dalla giuria scientifica, il secondo posto è stato assegnato a Telmo Pievani con "Serendipità, L'inatteso nella Scienza" (Raffaello Cortina Editore), il terzo a Francesca Buoninconti con "Senti chi parla, Cosa si dicono gli animali" (Codice Edizioni), seguiti al quarto posto da Piero Martin con "Le 7 misure del mondo" (Edizioni Laterza) e al quinto posto da Rebecca Wragg Sykes con "Neandertal.
Vita, arte, amore e morte" (Bollati Boringhieri).
La cerimonia di premiazione si è svolta oggi nell'Aula Magna
dell'Università di Padova, a Palazzo Bo. È stata una vasta
giuria composta da studenti a scegliere, tra i cinque finalisti,
il vincitore del concorso. Composta da 10 classi quarte di
istituti secondari di secondo grado e da 100 studenti
universitari, la giuria, presieduta dalla rettrice dell'ateneo
patavino Daniela Mapelli,è stata stata individuata su ampia base
nazionale, per rappresentare le diverse aree del paese.
"Quando abbiamo smesso di capire il mondo" è un insieme di
racconti e di curiosità, ma anche un romanzo saggio che
ricostruisce la nascita della scienza moderna. Un libro in cui
la scienza si fa letteratura e gli uomini di scienza, di cui si
racconta, diventano personaggi letterari.
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