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Venezia rilancia il cinema italiano, merito e budget

Venezia rilancia il cinema italiano, merito e budget

Garrone, De Angelis, Costanzo, Diritti, Castellitto e Sollima

ROMA, 27 agosto 2023, 17:43

Redazione ANSA

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Sei film in concorso a Venezia sono tanti, ma nessuna autarchia come ha ricordato a luglio il direttore artistico Alberto Barbera alla conferenza stampa di presentazione dell'80/ma edizione (30 agosto - 9 settembre), casomai merito e anche l'ambizione di mettere in campo produzioni importanti capaci di sfidare alla pari quelle internazionali. Insomma una sorta di orgoglio italiano: "Due esempi su tutti dal punto di vista produttivo, il film di Costanzo Finalmente l'alba - ha sottolineato il direttore della Mostra del cinema - ha un budget di 28 milioni di euro e Comandante di De Angelis tra i 16 e i 17 mln".
    Questi i sei film italiani in gara partendo dal più costoso, ovvero Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, un'opera che guarda alla Roma-Hollywood degli anni Cinquanta.
    C'è poi il film d'apertura, Comandante di Edoardo De Angelis, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con Pierfrancesco Favino nei panni dell'eroe di guerra Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Altro film è Io Capitano di Matteo Garrone, sul tema dell'emigrazione, sull'odissea di due ragazzi partiti dal Senegal per approdare in Europa.
    Anche in Lubo di Giorgio Diritti, c'è un'anima politica con la storia di un giovane jenisch (Franz Rogowski), ovvero un nomade e artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell'esercito elvetico a difendere i confini nazionali.
    Tra i film più costosi anche Adagio di Stefano Sollima, una storia di vendetta e redenzione con protagonista Manuel, ragazzo di sedici anni che cerca di godersi la vita mentre si prende cura dell'anziano padre (Toni Servillo). Nel cast anche degli irriconoscibili Pierfrancesco Favino, Adriano Giannini e Valerio Mastandrea.
    Enea di Pietro Castellitto è la storia di una ricca famiglia borghese sotto lo sguardo stralunato e nichilista del regista romano nei panni di un giovane viziato e filosofo diviso tra circolo, rave borghesi e spaccio di cocaina. Nel cast anche Benedetta Porcaroli.
   

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