L'Italia nel mondo, l'Italia
dell'inclusività, l'Italia degli imprenditori per il sociale. Si
è chiusa con una spinta propulsiva la quinta edizione del
Festival del Futuro, organizzata al Teatro Ristori di Verona dal
Gruppo Editoriale Athesis, Eccellenze d'Impresa e Harvard
Business Review Italia. In apertura, il panel sulle
denominazioni di origine come strumento per la valorizzazione
per lo sviluppo territoriale. Fra i relatori, oltre al
presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas e l'europarlamentare,
Paolo De Castro, anche Nicola Bertinelli, Presidente del
Consorzio Parmigiano Reggiano, ed Ettore Nicoletto, Ceo di
Angelini Wines & Estates, oltre a Luigi Consiglio, Presidente di
Eccellenze d'Impresa e promotore del Festival. Un'ora di
discussione non solo sui risultati raggiunti dall'eccellenza
agroalimentare Made in Italy, ma anche sulle strategie e sulle
sfide da affrontare per mantenerla competitiva nel mondo e di
tutti i passi che occorre fare a livello europeo e italiano per
sostenerla.
A seguire un intervento del Ministro dell'Agricoltura,
Francesco Lollobrigida, che ha voluto sottolineare come l'Italia
sia la prima nazione al mondo per biodiversità e come il Paese
sia un crogiuolo in grado di mettere insieme culture diverse nel
corso della storia. Ambienti e luoghi che si ritrovano nella
ricchezza dei prodotti. Uno dei momenti più importanti del
Festival è arrivato nella seconda parte della mattinata, quando
si è parlato dell'Industria come motore dello sviluppo sociale
del territorio. Il presidente di Feralpi Group, Giuseppe Pasini,
ha posto l'accento sulla responsabilità sociale
dell'imprenditore, la cultura d'impresa e sull'inclusività in un
settore, che per la cultura corrente sembra riservato solo alle
donne. Un input, quest'ultimo che, secondo Pasini, deve arrivare
dall'alto della gerarchia aziendale e trasmesso a tutti. tutti.
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