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Dal Dna antico la storia delle migrazioni nell'Impero romano

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Dal Dna antico la storia delle migrazioni nell'Impero romano

Estratto da ossa. Ricerca internazionale cui partecipa l'Italia

PADOVA, 31 gennaio 2024, 14:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Dna antico aiuta a ricostruire la storia delle migrazioni nell'Impero romano. E' quanto ha fatto la ricerca internazionale pubblicata online su eLife e coordinata dall'Università di Stanford. L'Italia vi ha partecipato con l'Università di Padova.
    Lo studio si basa sull'analisi di migliaia di genomi antichi (di cui 204 inediti), estratti da resti scheletrici rinvenuti in Europa, Asia e Africa, Durante la lunga storia dell'Impero Romano, diverse popolazioni si sono connesse in modi nuovi, attraverso le rotte commerciali, gli scambi economici, le politiche imperiali e le relative imprese militari. Il Dna antico ha adesso permesso di ricostruire un quadro dettagliato delle migrazioni e spostamenti a lungo raggio durante il periodo di massimo splendore dell'Impero.
    o studio ha mostrato quanto fossero diverse le aree dell'Impero romano dal punto di vista della ascendenza genetica.
    Almeno l'8% degli individui inclusi nello studio non proveniva dall'area dell'Europa, dell'Africa o dell'Asia in cui erano sepolti.
    "Queste nuove tecnologie permettono di complementarsi in modo totale allo studio del passato che, grazie alle fonti e alla storia che da anni viene studiata, trova conferma e nuovi spunti nelle ricerche di paleogenetica - dice Luca Bondioli, docente dell'Università di Padova e co-autore della ricerca -. Si è scoperto, inoltre, che tra le persone non originarie del luogo in cui sono state sepolte, esistevano dei modelli comuni di ascendenza genetica, e ciò ha permesso di spiegare meglio come le rotte commerciali e i movimenti delle legioni abbiano alimentato la diversità".
   

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