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Temi caldi
In collaborazione con Università degli Studi di Padova
Modelli e modellini in varie
dimensioni e materiali, dal '500 a oggi, traduzioni
tridimensionali di idee e calcoli scientifici e accademici. Sono
92 i pezzi che compongono la mostra "Modelli. Il sapere in 3
dimensioni" che è stata inaugurata stamani al Museo Giovanni
Poleni di Padova.
L'esposizione nasce nell'ambito del progetto "Modelli. Un
viaggio attraverso le discipline e le culture" finanziato dal
bando dell'Università di Padova che incentiva progetti per lo
sviluppo di attività di Terza Missione e Scienza Aperta,
proposto dal Dipartimento di Fisica e Astronomia, in
collaborazione con Ingegneria Industriale, Ingegneria
dell'Informazione, e il Centro di Ateneo per i Musei, con il
sostegno di partner esterni.
Ci si trova di fronte a una sfera armillare del '500, usata
per illustrare la tridimensionalità dell'universo, a modellini
di gru e battipali del '700, di dighe e chiuse ottocentesche,
tra cui quelle padovane del Bassanello, e ancora a
rappresentazioni di curve matematiche fatte con gesso e fili
dello stesso secolo, fino ai campioni di minerali risalenti
all'inizio del '900.
Il progetto scientifico mette al centro i modelli come
strumenti di ricerca, apprendimento, comunicazione e inclusione,
dal passato fino ai giorni nostri: oltre alla mostra, la
proposta al pubblico si amplia con un ciclo di seminari "Dal
modello all'applicazione" e uno spettacolo teatrale intitolato
"Caravanserraglio".
La mostra resterà aperta dall'11 maggio prossimo al 3 maggio
2026 e si potrà visitare, con visite guidate gratuite la
domenica pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 fino all'8 giugno,
poi nuovamente da settembre. Una particolare attenzione è stata
prestata all'inclusività e vari ausili verranno resi disponibili
a partire dall'autunno: video in Lis, audiodescrizioni per
persone cieche e ipovedenti, didascalie portatili, disegni a
rilievo e schede in Braille, sensory bag con materiali tattili e
materiali per persone con Disturbi dello Spettro Autistico,
laboratori tattili con modelli 3D e disegni a rilievo. Il
contenuto della mostra verrà reso disponibile anche in modo
digitale tramite il portale Itinerari virtuali e Phaidra.
In collaborazione con Università degli Studi di Padova
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