I versi danteschi dello spettacolo
culturale "Lectura Dantis" sono tornati in scena nel complesso
monumentale del Mausoleo di Francesco Cilea a Palmi, nello
storico incrocio dell'Arangiara, luogo nel quale da secoli viene
allestita la Varia. Una location perfetta per la compagnia "La
Coppa Vitrea" di Varapodio che ha allestito, a pochi mesi dalle
celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo poeta, un
evento di recitazione, canto e danza mirato alla promozione
turistico culturale nell'area metropolitana reggina.
Nell'anno dell'istituzione del "Dantedì", la Città
Metropolitana di Reggio Calabria ha programmato alcune
manifestazioni per rendere vivo il messaggio del poeta più
rappresentativo in Italia e per rafforzare la cultura nel nostro
Paese, promovendo l'opera teatrale "Lectura Dantis" sia a
Monasterace che a Palmi.
Grandi consensi per tutti i protagonisti della pièce teatrale
che si è sviluppata in uno spettacolo senza interruzioni,
preceduto solo dalla presentazione di Mara Ferraro, presidente
della Pro loco la Coppa Vitrea e interprete delle due esegesi.
Un alternarsi di artisti che ha visto subito protagoniste le
allieve della scuola di danza Olimpiadmaiora di Antonella Pace,
che si sono esibite in assolo, passo a due e balli di gruppo
portando sul palco naturale del mausoleo le coreografie di
Roberta Ficarra e Fabiana Pace che hanno incarnato al meglio lo
spirito dell'inferno dantesco, delle moltitudini di anime in
pena che subiscono il tormento e la damnatio eterna e quella del
girone dei lussuriosi in cui vi sono le anime di "color che sono
dannati".
Vette di virtuosismo musicale e canoro si sono raggiunte con
il duo Maria Tramontana e Tatiana Belekanic del Novalma Project,
che hanno eseguito brani di Carlos Almaran, Lara Fabian e
omaggiato il grande maestro Ennio Morricone. Le coreografie
pienamente calate nell'atmosfera della poetica e della
spiritualità dantesca durante le interpretazioni di Luigi Mamone
per le letture del primo e del quinto canto dell'inferno con
sottofondo d'accompagnamento al piano di Tatiana Belekanic e le
due esegesi recitate da Mara Ferraro sono state molto apprezzate
dal pubblico.
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