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Pasqua golosa, le tendenze per uova di cioccolato e colomba

Pasqua golosa, le tendenze per uova di cioccolato e colomba

Decorazioni da oreficeria, ripieni originali, la moda cremino e le uova salate

18 aprile 2025, 11:22

di Alessandra Magliaro

ANSACheck
Uova di cioccolato ripieno foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Uova di cioccolato ripieno foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Colomba o uovo? Per la Pasqua golosa le tentazioni non mancano. I dolci di tradizione sono i più amati e ormai diffusi anche fuori dei luoghi di origine. Come la pastiera di grano campana replicata ormai nelle pasticcerie un po' in tutta Italia. Accanto alle tipicità regionali (il Migliaccio a base di semolino, un altro dolce tipico della cucina campana o la pizza dolce umbra) evolvono invece i due classici pasquali ossia colomba e uova. La tendenza già da qualche anno è di farcire  il dolce lievitato così come da tempo accade con il panettone, oppure 'incrostarlo' sopra con coperture crunchy di frutta secca: oltre alle creme di mandorla, cioccolato, uova , limoncello, il ripieno della colomba è anche di frutta, come l’albicocca Pellecchiella tipica vesuviana (la propone a Roma Casa Manfredi), la melannurca campana o con canditi di Pesca di Leonforte IGP (la novità del brand siciliano Fiasconaro) , o la prugna della California.
Colomba integrale con cioccolato e frutti rossi canditi è la proposta di chef Cannavacciuolo, Vergani la propone al Cremino  con l’impasto arricchito di gocce di cioccolato al latte, fondente e bianco, senza canditi né mandorle.
Immancabili le uova, magari con il Dubai Chocolate, un fenomeno ormai virale su tutti i social media, come sottolinea il Bakery chef Fabio Tuccillo.

Di cosa si tratta? Il fenomeno della cioccolata di Dubai ha avuto origine su TikTok almeno due anni fa quando la food creator Maria Veheras ha pubblicato un video in cui assaggiava la cioccolata al pistacchio, raccogliendo oltre 75 milioni di visualizzazioni e circa cinque milioni di "Mi piace". Cosa rende speciale la cioccolata di Dubai dal sapore esotico? Ha un ripieno verde brillante realizzato con una crema al pistacchio e Kadayif saltato nel burro. Il Kadayif è composto da sottilissimi fili di pasta croccante, capelli d'angelo, spesso utilizzati nella cucina orientale per preparare dolci come il Baklava.  Le tavolette vengono poi ricoperte di cioccolato al latte o fondente. E' un mix di consistenze, morbida, cremosa e croccante.

Oltre ai grandi classici di marchi come Kinder, Lindt, Perugina, Caffarel, Bauli e Dolfin, le uova di Pasqua sono ormai vere e proprie opere d'arte artigianali e con sorprese originali. La tendenza è duplice : uova di cioccolato decorate fuori oppure dentro nel guscio interno. La fantasia impazza e si va dalle decorazioni da oreficeria di Marchesi Milano belle come dei Fabergè alle declinazioni infantili con i personaggi amati dai bambini o con animaletti, un classico di Frau Knam.
Il cremino è gusto di ascesa anche per le uova come da Casa Manfredi a Roma  che nella collezione pasquale propone le uova di cioccolato con ‘triplo strato’: due strati (esterno ed interno) di cioccolato (fondente, al latte e bianco) che racchiudono uno strato goloso e cremoso al cremino.

Si fa largo anche una nuova frontiera: l'uovo salato (si ordina da Cortilia) composto interamente da caciocavallo 100% italiano (la pasta rimane morbida e compatta al suo interno, mantenendo il colore bianco originale) volendo con variante croccante con peperone crusco. Mentre la colomba salata artigianale è già stata sdoganata qualche anno fa (Diego Vitagliano l'ha fatta al tartufo, novità 2025). Oppure l'uovo gelato: mezze uova di cioccolato fondente ripiene di gelato o semifreddo, con gusti da scegliere come propone il maestro gelatiere Giuseppe Bassanelli dei Mannari a Roma.

Ecco alcuni consigli per gustare il cioccolato

Ecco alcuni consigli per gustare il cioccolato

Intanto una prima curiosità... il cioccolato è definito 'cibo degli dei' per le sue origini antiche e la connessione con le civiltà precolombiane, in particolare con Maya e Aztechi. Per queste popolazioni, infatti, il cacao era un alimento sacro, considerato come un dono divino, capace di conferire energia e potere. Veniva utilizzato anche come moneta di scambio oltre che come bevanda riservata a sacerdoti e nobiltà.

  

 Il cioccolato non è tutto uguale: occhio all'etichetta!

Fondente, al latte o bianco: la differenza tra le varie tipologie di cioccolato è più rilevante di quanto sembri. Il cioccolato fondente è sicuramente la scelta migliore dal punto di vista nutrizionale, grazie al suo maggiore contenuto di cacao e basso livello di zuccheri mentre il cioccolato al latte e quello bianco (che non ha cacao ma burro di cacao, zucchero e latte) sono ricchi di zuccheri e grassi, che li rendono meno salutari.

“L'ideale è il cioccolato con un'alta percentuale di cacao (70%-90%), senza grassi vegetali o additivi artificiali” - precisa la dottoressa Giorgia Attioli, Biologa Nutrizionista della app gratuita Doctolib.it - “ma questo non significa che ci si debba privare di un buon uovo di Pasqua al latte, l'importante è non esagerare con le quantità. In ogni caso, bisogna sempre controllare bene l'etichetta con gli ingredienti: la prima voce dovrebbe essere la pasta di cacao o il cacao e non lo zucchero e converrebbe evitare tutti i prodotti che contengono coloranti, aromi artificiali o conservanti”.

Il cioccolato fondente: un “superfood” del benessere per sangue, pressione, cuore e cervello.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il cioccolato non va sempre considerato un nemico della nostra salute. Per avere dei reali benefici, però, dobbiamo puntare sul cioccolato fondente con una percentuale di cacao superiore al 70%, ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti che – come spiega la nutrizionista - “migliorano la circolazione sanguigna e abbassano la pressione arteriosa, contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e a proteggere il cuore. Il cioccolato fondente ha, inoltre, la capacità di stimolare la produzione di endorfine, i neurotrasmettitori responsabili della sensazione di piacere e benessere e di aumentare i livelli di serotonina nel cervello, che favorisce il buonumore e combatte la depressione leggera. Un altro suo vantaggio è di ridurre l'infiammazione nel corpo, un fattore chiave in molte malattie croniche, tra le quali il diabete e l'artrite. Tuttavia è importante ricordare che è comunque un alimento molto calorico e va mangiato con moderazione e contestualizzato all'interno di una dieta varia ed equilibrata. Secondo recenti studi consumare circa 20/30 grammi di cioccolato fondente al giorno permette di godere dei suoi vantaggi senza rischiare di eccedere con le quantità di grassi”.

Il cioccolato “alternativo” per chi è vegano, intollerante al lattosio o vuole evitare lo zucchero.

Per chi ha intolleranze o specifiche esigenze di alimentazione, esistono diverse alternative al cioccolato tradizionale che possono comunque soddisfare la voglia di dolce senza compromettere la salute.

“Per chi evita gli ingredienti di origine animale” - racconta la dottoressa Attioli - “il cioccolato vegano è una delle opzioni più comuni. Può essere preparato con una bevanda vegetale a base di mandorla, avena o cocco al posto del latte vaccino e solitamente contiene una percentuale di cacao più alta rispetto al cioccolato tradizionale, risultando così più ricco di flavonoidi e con un sapore più intenso. Anche per chi è intollerante al lattosio, una soluzione potrebbe essere il cioccolato realizzato con la bevanda vegetale considerando che alcune tracce di latte vaccino si possono trovare pure nel cioccolato fondente. Esiste poi il cioccolato senza zucchero, che viene qui sostituito da dolcificanti alternativi come stevia, eritritolo, xilitolo o sciroppo d'agave che hanno un impatto minore sul livello di glicemia nel sangue rispetto allo zucchero tradizionale. Per questo è adatto in particolare a chi segue una dieta a basso contenuto di zucchero o deve tenere sotto controllo i livelli di glucosio”.

 Il cioccolato “crudo” per chi ama sperimentare nuovi sapori.

Per chi cerca sempre prodotti innovativi e vuole assaggiare qualcosa di diverso, una proposta interessante è il cioccolato crudo, in inglese raw chocolate, che si distingue da quello classico perché non prevede la fase di tostatura o, se la effettua, lo fa ad una temperatura inferiore ai 42 °C.

“Questo tipo di cioccolato viene preparato con fave di cacao crude” - dichiara la nutrizionista di Doctolib.it - “mantenendo intatti molti dei benefici nutritivi del cacao poiché non subisce il processo di raffinazione. Si può trovare senza zucchero o con dolcificanti naturali come miele o sciroppo d'acero ed è naturalmente privo di lattosio, quindi adatto anche a chi soffre di intolleranze al latte vaccino”.

Uova di Pasqua, cosa conta davvero

Cosa determina il prezzo di un uovo di Pasqua? Il prezzo di un uovo può variare da pochi euro a cifre piuttosto elevate, ma non sempre è facile capire cosa giustifica queste differenze. Secondo l’analisi di QualeScegliere.it, a fare la differenza sono soprattutto la qualità e la quantità degli ingredienti, seguite dalla tipologia di sorpresa inclusa. I prodotti più economici sono di solito le uova di cioccolato al latte da 150 g, il cui prezzo di base si aggira attorno ai 5-6 €. Per fare un confronto più preciso tra i prezzi effettivi delle uova potete comparare il prezzo al kg: vi accorgerete così che esiste un margine che va da un minimo di 34 €/kg (per le uova di cioccolato al latte più economiche) fino anche a superare i 60 €/kg. 

Un uovo di qualità dovrebbe contenere pochi ingredienti e un’alta percentuale di cacao. Più si scende nei costi, più è probabile trovare additivi e grassi vegetali – come l’olio di palma – che abbassano la qualità complessiva e aumentano i grassi.

Occhio all’etichetta. 
Per acquistare consapevolmente è importante leggere bene l’etichetta. Gli ingredienti base di un buon cioccolato sono tre: pasta di cacao, burro di cacao e zucchero. La pasta di cacao è l’elemento che differenzia le varie tipologie di cioccolato ed è il principale indicatore di qualità. Additivi come aromi artificiali, lecitina e grassi vegetali rendono il prodotto più economico ma ne alterano sapore e valore nutrizionale.


Il tipo di cioccolato conta. 
Nel mercato odierno esistono tantissime varietà di uova, ma le più amate restano quelle al cioccolato al latte. Secondo la normativa europea, devono contenere almeno il 25% di cacao, il 14% di latte o derivati, il 25% di grassi e zucchero.


Il cioccolato fondente, più ricco di cacao (almeno il 35%), ha un gusto più deciso e meno zuccherato: non per tutti i palati, ma apprezzato da chi cerca un sapore più intenso o da chi segue una dieta vegana. Tuttavia, è bene cercare sempre indicazioni specifiche in etichetta come “senza lattosio” o “vegan”, poiché molte produzioni avvengono in stabilimenti dove è presente il latte.


Il cioccolato bianco, pur non contenendo pasta di cacao, è molto amato e deve includere almeno il 20% di burro di cacao e il 14% di derivati del latte, con un massimo del 55% di zucchero.


Molto richieste anche le uova al cioccolato con nocciole, che devono contenere almeno il 32% di cacao e tra 20 e 40 grammi di nocciole ogni 100 grammi di prodotto, secondo la normativa europea.


Attenzione ad allergie e intolleranze. 
Per chi è intollerante o allergico a latte o frutta a guscio, è essenziale leggere bene le etichette: anche quando un prodotto non contiene certi ingredienti, può comunque riportare la dicitura “può contenere tracce di…” a causa della contaminazione crociata negli impianti produttivi.

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