Domenica al 'Paride Tilesi' di
Amatrice c'è un'amichevole particolare. E' quella della squadra
locale, che gioca in Promozione, contro il Trastevere, terza
squadra di Roma che milita in Serie D e i cui vertici
dirigenziali, dal presidente amaranto Pier Luigi Betturri al suo
vice Bruno D'Alessio, sono originari di queste terre con le
quali hanno un legame indissolubile che va molto al di là dello
sport. Ed è fatto di una serie di iniziative concrete che
testimoniano la feroce volontà di rialzarsi dopo il terremoto
del 2016 nonostante il dolore per le ferite subite da questa
terra verso la quale, da parte della dirigenza trasteverina, c'è
un amore profondo.
Da Amatrice, di cui è stato sindaco, viene anche Sergio Pirozzi
che, prima del sisma, era l'allenatore del club del Rione, dove
poi è tornato nella scorsa stagione, prima dominando il
campionato ma poi crollando nel finale a beneficio dell'Aquila
Montevarchi, epilogo che ha portato al 'divorzio' fra lo stesso
Pirozzi e il Trastevere. La società avrebbe poi dovuto essere
ripescata in Serie C ma ha dovuto rinunciare per la cronica
mancanza, a Roma e provincia, di un impianto omologato per la
terza serie, così in C è salito a tavolino il Siena quinto in
classifica e battuto dai romani sia in campionato che nei play
off. "E ancora oggi ci amareggia il fatto - commenta il
vicepresidente Bruno D'Alessio - che qualcuno pensi che abbiamo
rinunciato volutamente a vincere il campionato. Invece volevamo
fortemente salire in Serie C, ma ci penalizza il fatto di sapere
che se saliremo non avremo una 'casa' dove giocare. Un pensiero
che, secondo me, nella scorsa stagione, ha influito anche sui
giocatori, condizionandone il rendimento". In estate è stata
fatta la 'rivoluzione' con l'addio a bandiere come Tajarol e
Lorusso (passato ai 'cugini' dell'Ostiamare), e ora c'è una
squadra profondamente rinnovata che si appresta a ritentare la
scalata. Intanto c'è questo test con l'Amatrice, "società alla
quale daremo sempre una mano - dice D'Alessio - perché proviamo
un grande amore per la nostra terra. Ma ora, come abbiamo sempre
fatto, rimbocchiamoci le mani per ricostruire e, tornando al
Trastevere, per vincere il campionato".
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