Gli Stati Uniti hanno espresso la volontà di incontrare direttamente un alto esponente di Hamas responsabile del dossier sugli ostaggi, per discutere la liberazione del cittadino israelo-americano Idan Alexander e del rilascio dei corpi di altri rapiti con cittadinanza statunitense ancora a Gaza. Lo riferisce il sito emiratino Aram News, citando fonti diplomatiche arabe.
Secondo il report, non confermato da altre fonti, la richiesta statunitense è stata trasmessa a uno dei mediatori la scorsa settimana e l'incontro potrebbe tenersi nei prossimi giorni. Le fonti affermano che l'iniziativa americana arriva a causa della lentezza da parte israeliana nel raggiungimento di un accordo.
Le fonti hanno dichiarato al media emiratino di non sapere che cosa gli Stati Uniti potrebbero offrire ad Hamas in cambio del rilascio di Alexander e dei corpi di Judih Weinstein, di suo marito Gadi Haggai, di Omer Neutra e Itay Chen. Mercoledì, l'inviato dell'amministrazione Trump per il rilascio degli ostaggi, Adam Boehler, ha dichiarato che "è possibile" che i suoi colloqui diretti con Hamas possano riprendere.
Si tratta della prima intervista di Boehler dopo diverse settimane di silenzio, seguite alle proteste a Gerusalemme per le trattative dirette e senza precedenti tra Usa e Hamas. Israele era venuto a conoscenza di quei colloqui solo dopo che erano avvenuti, tanto che il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer ha avuto una furiosa telefonata con Boehler, criticandolo per aver negoziato per conto di Israele senza tenere informata Gerusalemme.
Ma Boehler nell'intervista di mercoledì ha affermato che l'offerta fatta all'inizio di marzo per i cinque ostaggi americani era "coordinata con Israele". Domenica scorsa Hamas ha diffuso un video in cui un Alexander emaciato ed emozionato implorava i governi israeliano e statunitense di garantire la sua liberazione, dopo oltre un anno e mezzo di prigionia. Lunedì, Hamas ha affermato di aver perso i contatti con gli agenti che tenevano prigioniero Alexander a Gaza a seguito di un attacco israeliano, senza fornire ulteriori aggiornamenti.
Hamas pubblica un nuovo video idell'ostaggio Elkana Bohbot
Hamas ha diffuso un nuovo video in cui appare Elkana Bohbot, uno degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023. E' il terzo filmato diffuso da Hamas in cui si vede Elkana.
Il video pubblicato da Hamas in cui mostra l'ostaggio Elkana Bohbot, 36 anni, non ha avuto ancora il permesso della famiglia per essere visto in Israele, e al momento è stato diffuso solo sui social legati all'organizzazione terroristica. Nel filmato, Bohbot, che evidentemente ha dovuto seguire le indicazioni di Hamas, finge di chiamare al telefono i suoi parenti: la madre, il figlio, la moglie il fratello. Seduto su una poltroncina, accanto a una parete di cemento grezzo, piange, singhiozza disperatamente chiedendo di essere tirato fuori.
"Ciao mia incredibile moglie, ascoltami un attimo, ascolta, ascolta... come stai? Volevo che tu sapessi che sogno te ogni giorno e ogni ora. Ti vedo nelle mie allucinazioni, ti vedo nei miei sogni, vedo te e il nostro bambino, vi vedo sempre. Sei una donna coraggiosa. Continua a fare tutto per me (per la mia liberazione), continua, non fermarti. So che stai facendo tutto il possibile", dice Elkana Bohbot nel filmato, come se effettivamente stesse parlando con la moglie.
Hamas, incerto il destino del rapito Usa Idan Alexander
Il portavoce delle brigate al Qassam Abu Obeida ha dichiarato all'agenzia di stampa di Gaza Shehab che è stato recuperato il corpo di un combattente incaricato di proteggere l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander, ma che il destino del rapito e degli altri miliziani che erano con lui resta ignoto. Obeida ha aggiunto che Hamas "cerca di proteggere tutti i rapiti e di preservare le loro vite nonostante la brutalità dell'aggressione, ma la loro incolumità è a rischio a causa dei bombardamenti condotti dall'esercito nemico".
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