Si è concluso il secondo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti a Roma. Lo riferisce la tv di Stato iraniana. Secondo l'agenzia semi-ufficiale Tasnim che cita fonti informate, "il clima prevalente nei negoziati tra Iran e Stati Uniti è stato costruttivo". I colloqui sul nucleare hanno la mediazione dell'Oman e si svolgono nell'ambasciata omanita.
L'Iran e gli Stati Uniti terranno sabato prossimo 26 aprile il terzo round di colloqui sul nucleare, a livello di tecnici. Lo riferisce Tasnim.
Il secondo round di colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti "è stato un buon incontro" e "i negoziati stanno procedendo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi parlando alla Tv di Stato. "Questa volta siamo riusciti a raggiungere una migliore intesa su una serie di principi e obiettivi", ha affermato, sottolineando che nei colloqui gli Usa hanno affrontato solo la questione nucleare
"Roma diventa Capitale di pace e dialogo. Ho ricevuto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e l'ho incoraggiato a proseguire nel cammino del negoziato contro l'arma nucleare. L'auspicio del Governo italiano è che tutti insieme si possa arrivare ad una soluzione positiva per il Medio Oriente". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La scelta di Roma per i negoziati Usa-Iran sul nucleare fa parte "del riconoscimento che va aldilà dei nostri confini di un ruolo che l'Italia sta portando avanti in questi anni, che è quello di essere saldamente ancorata a una coalizione storica ma di essere in grado di dialogare con ogni Paese del mondo e quindi anche essere luogo che può ospitare incontri per costruire pace, per costruire sicurezza, per costruire in zone difficili del mondo che sembrano più vicine di quello che si pensa le condizioni per cui cessino gli scontri, cessino le guerre guerre e, in qualche modo, cessi il terrorismo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, arrivando al Villaggio IN Italia di Taranto per visitare l'Amerigo Vespucci.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e l'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff hanno avviato sabato scorso in Oman i colloqui sul programma nucleare iraniano, fonte di tensione tra l'Iran e i paesi occidentali.
"L'Iran ha sempre dimostrato, con buona fede e senso di responsabilità, il suo impegno nei confronti della diplomazia come mezzo civile per risolvere i problemi, nel pieno rispetto degli alti interessi della nazione iraniana": lo scrive oggi su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei.
"Siamo consapevoli che non si tratta di un percorso facile, ma affrontiamo ogni passo con gli occhi aperti, basandoci anche sulle esperienze passate", aggiunge, ricordando che "oggi, nella storica città di Roma, si terrà il secondo round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, con la mediazione del ministro degli Esteri dell'Oman".
Teheran: 'Serve chiarezza sulle intenzioni degli americani'
"Le richieste dell'Iran nei colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti, inclusa la rimozione delle sanzioni, sono chiare: tuttavia, date le posizioni contraddittorie assunte da diversi funzionari statunitensi negli ultimi giorni, ci aspettiamo che la parte americana fornisca spiegazioni in merito e rimuova le gravi ambiguità relative alle intenzioni e alla serietà degli Stati Uniti": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, senza fornire ulteriori dettagli.
"L'Iran è determinato a preservare e far valere il suo diritto legale e legittimo all'uso dell'energia nucleare a fini pacifici, nel rispetto degli impegni assunti nel quadro internazionale riconosciuto", ha aggiunto Baghaei, citato dall'Irna, prima della partenza per Roma ieri sera per il secondo round dei colloqui sul nucleare tra Teheran e Washington.
Teheran vuole 'un accordo equilibrato, non una resa'
Ali Shamkhani, consigliere politico della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, ha dichiarato che l'Iran punta a raggiungere "un accordo equilibrato, non una resa" con gli Stati Uniti, in occasione del secondo round di colloqui tra i due Paesi in corso oggi a Roma.
In un messaggio su X Shamkhani ha precisato che i negoziatori iraniani partecipano ai colloqui con piena autorità e che l'intento è quello di raggiungere un'intesa con Washington basata su nove principi fondamentali: serietà, garanzie, equilibrio, rimozione delle sanzioni, rapidità, facilitazione degli investimenti, nessun riferimento ai modelli libico o emiratino (smantellamento completo del programma nucleare), nessuna minaccia e contenimento di chi vuole minare il negoziato, come Israele.
Tajani: 'Sosteniamo la mediazione dell'Oman'
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha incontrato ieri il ministro degli Esteri omanita Badr Albusaidi, giunto a Roma nel ruolo di mediatore per la nuova tornata dei colloqui di alto livello tra Stati Uniti ed Iran.
I primi colloqui Usa-Iran sul programma nucleare si sono tenuti a Mascate lo scorso 12 aprile presso la residenza del ministro Albusiadi. Su richiesta delle parti, la seconda sessione dei colloqui viene adesso ospitata in Italia.
Nell'incontro, Tajani ha salutato con favore l'azione di mediazione svolta dall'Oman: "C'è il totale sostegno dell'Italia alla mediazione dell'Oman fra Usa e Iran". Il ministro omanita ha espresso profondo apprezzamento per la disponibilità offerta dal governo italiano a facilitare il dialogo tra le parti in un ambiente sereno e produttivo.
"Davanti alle numerose sfide politiche e securitarie in un contesto di forte volatilità regionale, l'Italia sia pronta ad accompagnare ogni ulteriore iniziativa in favore della pace e la stabilità internazionale", ha detto Tajani. Da parte italiana, si è quindi espresso l'auspicio che tali colloqui possano imprimere una decisa accelerazione al negoziato tra l'amministrazione statunitense e il governo iraniano per l'individuazione di una soluzione diplomatica necessaria per la stabilità dell'intero Medio Oriente.
Un tema che è al centro dell'azione diplomatica italiana, a partire dai costanti contatti del ministro Tajani con l'amministrazione statunitense, con l'omologo iraniano Araghchi e alle frequenti interlocuzioni con il direttore generale dell'Aiea Grossi.
Teheran: 'Serve una intesa logica e razionale'
E' necessario che tutte le parti coinvolte colgano l'opportunità di raggiungere un'intesa "logica e razionale" sul nucleare di Teheran che implichi la rimozione delle sanzioni: lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante il suo incontro con il ministro Tajani, riporta l'agenzia di stampa Mehr.
Israele, ha aggiunto Araghchi, è l'unico ostacolo al raggiungimento di un Medio Oriente libero da armi nucleari, sottolineando che il Paese cerca di alimentare l'iranofobia e di esacerbare l'insicurezza in Medio Oriente.
"I Paesi europei e la comunità internazionale devono adottare una posizione responsabile, lontana dagli stereotipi imposti", ha osservato. Da parte sua, sempre secondo Mehr, il ministro Tajani ha sottolineato la determinazione del governo a fornire tutta l'assistenza necessaria per il successo dei colloqui in corso a Roma.
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