"E' andata molto bene, ho avuto buone
sensazioni sin dalla ricognizione. E' stato bellissimo vedere la
luce verde al traguardo, mi è sembrato tutto abbastanza fluido e
alla fine il cronometro mi ha dato ragione. Era tanto tempo che
non vincevo in supergigante, in questi anni ho fatto tanta
fatica in questa specialità, ma sto ritrovando attraverso il
lavoro il giusto feeling". Dominik Paris si gode il lungo week
end che gli ha regalato due vittorie, arrivando a 24 successi
come Gustavo Thoeni. "Raggiungere il mio compaesano è solo un
piacere, Thoeni è un nome grandissimo in Italia, anche se lui ha
vinto molto di più. I nostri giovani stanno imparando a
crescere, su queste piste fluide e senza pendenza eccessiva il
gesto deve essere diverso".
La proposta di intitolare a suo nome il tracciato lo fa
sorridere: "Non diventerà mai Parisbakken, c'è ancora qualcuno
che ha vinto più volte su questa. Piuttosto mi dispiace per la
seconda discesa di sabato dove non sono riuscito a metterci del
mio, forse perché sia venerdì che oggi indossavo il pettorale
10, mentre ieri avevo il 14. Scherzi a parte, ma finire la
stagione con due vittorie è molto bello. Sono tornato al top,
avevo iniziato la stagione preparandomi bene ma le prime gare mi
avevano deluso. Però abbiamo reagito, lavorando molto sui
materiali per trovare le soluzioni adeguate. Sono ripartito
quasi daccapo per riprendere fiducia, gara dopo gara ne sono
uscito, dimostrando che posso di nuovo essere competitivo.
Adesso andiamo alle finali con la fiducia massima, è diverso
affrontarle con questi risultati. Troveremo una pista nuova,
spero di capire subito come affrontarla".
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