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Fondazione Umbria e la Rai insieme contro l'usura

Fondazione Umbria e la Rai insieme contro l'usura

Impegno per diffondere i servizi dell'Organismo

PERUGIA, 11 gennaio 2024, 16:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Firmato un protocollo d'intesa tra la Fondazione Umbria per la prevenzione dell'usura e la Rai per diffondere le informazioni sui servizi che offre l'organismo. Un incontro "doveroso" tra due servizi pubblici è stato sottolineato in occasione della sigla dell'accordo, valido per il prossimo triennio, a Palazzo Donini, alla presenza anche della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
    "Noi abbiamo avuto anche il problema di non essere conosciuti - ha detto il presidente della Fondazione Fausto Cardella - e la Rai svolge una funzione fondamentale in questo, ma non solo come informazione. Offriremo quindi la nostra collaborazione a beneficio degli utenti che sono le famiglie e le persone che si trovano in un momento di difficoltà. Siamo orgogliosi di essere stati inseriti nel gruppo di enti da includere nel novero delle partecipate della Regione perché questo valorizza il nostro ruolo pubblico che con questo accordo con la Rai viene potenziato". Cardella ha quindi parlato di "un rapporto con la Rai che è iniziato sul campo con interessi reciproci. "Oggi viene sancito - ha aggiunto - con un protocollo che ci consente di far sapere quello che noi da soli non potremmo comunicare".
    Roberto Ferrara, direttore Canone e accordi istituzionali della Rai, ha ricordato che l'azienda fa continuamente protocolli d'intesa sia con istituzioni centrali che territoriali, aiutando a comunicare i temi di interesse collettivo. "Lo facciamo - ha detto - con le testate televisive regionali e nazionali, con la radio e con le piattaforme più moderne come Rai Play". In merito all'accordo con la Fondazione ha aggiunto: "anche se non lo abbiamo mai affrontato con i nostri interlocutori, il tema dell'usura ci interessa e per questo faccio i complimenti alla realtà territoriale dell'Umbria che lo ha tirato fuori, come stimolo quindi anche per esportare questa esperienza verso altre realtà territoriali".
    Per Giovanni Parapini, direttore della sede regionale per l'Umbria della Rai, quello tra l'azienda e la Fondazione "è un protocollo inseguito da mesi". "Perché - ha aggiunto - noi siamo nati per servire il pubblico e perché noi siamo servizio pubblico e pensiamo che lotta alle diseguaglianze sia fondamentale a livello territoriale e nazionale". Un accordo inoltre, secondo Parapini, "che rientra a pieno titolo nel nostro progetto 'Ripartiamo dai territori' che stiamo portando avanti da tempo con l'intento di coinvolgere l'opinione pubblica a livello regionale sulle grandi questioni che ci interessano, trattando così temi come povertà educativa, inflazione, difficoltà economiche, disagio sociale e alimentare".
    Dopo avere ringraziato la Rai per "l'essenziale servizio pubblico che offre e che ora potrà svolgere anche in merito al tema dell'usura", la presidente Tesei ha ricordato il percorso costruito insieme con la Fondazione a partire dalla nomina nel 2020 di Cardella come presidente. "Non ci siamo lasciati sfuggire la sua professionalità - ha detto - avendo a mente le finalità da perseguire. Con Cardella è stato fatto un lavoro straordinario, svolto con consapevolezza. Ed in questa ottica ora il ruolo della Rai è fondamentale perché le cose fatte bene devono essere comunicate e questo protocollo in questo senso è di grande importanza".
    Per Luca Ginetto, direttore della TgR Umbria, "mentre continueremo ancora ad informare, uno dei nuovi impegni sarà quello di valorizzare anche il lavoro che viene svolto dalla Fondazione". "E la Rai nel suo insieme che decide di sostenere l'attività della Fondazione" ha aggiunto.
   

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