Addobbare l'albero di Natale e
decorare la casa con luci e catene luminose produce in Italia,
nell'intero periodo natalizio, fino a 20mila tonnellate di CO2
che vengono immesse in atmosfera.
I dati arrivano dalla Società Italiana di Medicina Ambientale
(Sima) in occasione della ricorrenza dell'8 dicembre in cui
milioni di famiglie saranno alle prese con gli allestimenti
natalizi nelle abitazioni.
"Nel periodo che va dall'8 dicembre al 6 gennaio sia gli
interni che gli esterni delle abitazioni sono decorati con
illuminazioni natalizie che rimangono accese diverse ore al
giorno. Un'invasione di fili luminosi e di lampadine che
determina un incremento dei consumi energetici di circa il +30%
rispetto al resto dell'anno, pari a 1.600 MWh al giorno ossia
46.400 MWh di energia consumata solo nel periodo che va dall'8
dicembre all'Epifania. Consumi che equivalgono a 650 tonnellate
di CO2 immesse ogni giorno in atmosfera, tra le 18mila e le
20mila tonnellate di CO2 durante l'intero periodo delle
festività" - spiega il presidente Sima, Alessandro Miani. Ad
aumentare è anche la produzione di rifiuti: "durante le feste di
Natale vengono generate in Italia in media 80mila tonnellate di
rifiuti in carta e cartone, pari in media a oltre 3 kg a
famiglia, mentre circa 500mila tonnellate di cibo, soprattutto
prodotti freschi soggetti a deterioramento come frutta, pasta e
verdura, finiscono nella spazzatura" - avvisa Sima. La nota più
dolente, tuttavia, è quella dei trasporti. "Nel periodo delle
festività di fine anno i maggiori spostamenti dei cittadini
attraverso vetture private e mezzi di trasporto pubblici (treni,
aerei, bus), unitamente all'incremento delle attività logistiche
connesse al commercio e alla spedizione delle merci, produce un
aumento delle emissioni inquinanti rilasciate in atmosfera (CO2,
ossidi di azoto, ecc.) di circa il +130% rispetto ad altri
periodo dell'anno, con danni diretti e indiretti per la salute
umana e l'ambiente" - conclude Miani.
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